Terziario lombardo in crescita, ma resta l’incognita crisi energetica

Nei servizi la variazione su base annua si conferma sopra il 20% per il terzo trimestre consecutivo, mentre nel commercio al dettaglio si attesta al +5,4%. Guidesi: "A rischio intero sistema economico"

Brescia. Nel secondo trimestre dell’anno i risultati dell’indagine di Unioncamere Lombardia evidenziano il proseguimento della fase di crescita del fatturato per le imprese lombarde del terziario.
Nei servizi la variazione su base annua si conferma sopra il 20% per il terzo trimestre consecutivo (+20,8%), mentre nel commercio al dettaglio si attesta al +5,4%. Le variazioni congiunturali mostrano un’accelerazione dei ritmi di crescita: nei servizi l’incremento congiunturale raggiunge il +5,7% e nel commercio al dettaglio il +1,5%.
La diversa situazione dei due comparti è evidente anche dal numero indice del fatturato, calcolato ponendo pari a 100 il livello medio del 2010, con i servizi che raggiungono un nuovo massimo della serie storica (123,7) e il commercio al dettaglio (96,6) che recupera i livelli di 10 anni fa.

Per i Servizi la crescita di fatturato su base annua è molto marcata nelle attività di alloggio e ristorazione (+52,3%). Significativa anche la crescita dei servizi alle persone (+24,7%), e dei servizi alle imprese (+15,5%), che toccano un nuovo massimo storico. Più ridotta la crescita per il commercio all’ingrosso (+11,5%),

Nel Commercio al dettaglio crescono soprattutto i negozi non alimentari (+8,7% su base annua). Più limitato l’incremento per gli esercizi non specializzati (+2,4%), che comprendono minimarket e supermercati: il numero indice è infatti sui valori massimi degli ultimi 14 anni. Prosegue infine il calo strutturale dei negozi alimentari prevalentemente di piccole dimensioni (-0,6%).

È evidente la crescita intensa del fatturato, che risente però in maniera decisiva delle dinamiche di prezzo. I listini sono infatti in forte tensione, con incrementi congiunturali del +2,7% per i servizi e del +4,3% per il commercio al dettaglio. I maggiori aumenti si riscontrano negli esercizi alimentari, nelle attività di alloggio e ristorazione e nel commercio all’ingrosso. Fanno eccezione le attività legate al turismo per le quali le attese sulla stagione estiva sono positive.

«Salutando dati ancora positivi per il terziario e per il commercio – afferma l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Guido Guidesi  -ribadisco la mia grande preoccupazione rispetto ai costi energetici, e conseguentemente all’inflazione, cause che rischiano, non solo di mettere in difficoltà alcune attività, ma l’intero sistema economico e produttivo con una compressione tale da portare ad una vera e propria crisi sociale. Mi auguro che, dopo un anno di tentennamenti sul tema, l’Europa in questi giorni garantisca, attraverso strumenti e risorse, la sopravvivenza e la continuità delle nostre aziende perchè così è impossibile lavorare».
l’allarme sui rincari energetici e un appello sulle azioni che il Governo deve intraprendere per sorreggere le difficoltà del tessuto industriale ed imprenditoriale del Paese è stato lanciato nei giorni scorsi anche dal presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta.

«I risultati del secondo trimestre – commenta Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia –  sono una sicuramente una buona notizia. La crescita prosegue con numeri che superano le aspettative e le imprese lombarde del terziario, dopo le difficoltà di questi anni hanno mostrato una forte capacità di ripresa. Tuttavia gli elementi di preoccupazione all’orizzonte non mancano, legati soprattutto agli effetti sulla domanda e sui prezzi di un’inflazione record».

 

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