“Bene proroga Superbonus. Resta incertezza su cessione credito”

Dal Governo possibilità di proroga oltre il 30 giugno per effettuare il 30% dei lavori nelle villette unifamiliari. Confartigianato Brescia: "Ora il nodo il plafond crediti abbassati da Poste Italiane".

(red.) Il termine del 30 giugno per effettuare il 30% dei lavori nelle case unifamiliari, condizione necessaria per poter usufruire del Superbonus fino a fine anno, potrebbe essere prorogato.
Il Sottosegretario all’Economia Federico Freni ha infatti annunciato che, compatibilmente con le previsioni inserite nel Def, documento di finanza pubblica per il 2022, il Governo sta valutando la possibilità di una proroga oltre il 30 giugno per effettuare il 30% dei lavori nelle villette unifamiliari, condizione necessaria per poter usufruire del Superbonus fino a fine anno. Confartigianato coglie positivamente il segnale: «Non dimentichiamo che questo risultato è frutto anche dell’impegno di Confartigianato. I diversi aspetti che hanno interessato il Superbonus, soprattutto i continui “stop and go” normativi che hanno frenato l’attività degli imprenditori sono stati infatti portati all’attenzione dei parlamentari a inizio febbraio con una mobilitazione e la campagna di Confartigianato a favore di uno strumento senz’altro utile per le nostre imprese e la tenuta del sistema» commenta Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia.

La battuta d’arresto sul 110% era giunta a inizio anno con gli interventi antifrodi sulle cessioni dei crediti: «In più occasioni abbiamo ribadito con forza che fermare un intero comparto non era corretto, il sistema doveva individuare in modo puntuale chi agiva in maniera scorretta. Ora l’auspicio è che il Governo faccia questo passo. Si tratterebbe di un importante segnale per tutto il comparto del sistema casa, la sostenibilità e l’efficientamento energetico degli edifici».
L’altro fronte che vede impegnata Confartigianato riguarda la cessione del credito ed in particolare il caso Poste Italiane: «Ora il nodo è il sistema adottato da Poste che ha abbassato il plafond di crediti cedibili ad un massimo di 150 mila euro, a fronte dei precedenti 500 mila e accetta solo le prime cessioni di crediti. Come Confartigianato nazionale siamo tempestivamente intervenuti: a Poste contestiamo di aver cambiato le regole senza alcuna preventiva comunicazione con il risultato che oggi gli imprenditori si vedono rifiutate, senza alcuna motivazione, pratiche già avviate. Chiediamo certezze e chiediamo di riconsiderare le nuove modalità».

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