Timken, sì al piano salvataggio di Confindustria Brescia

(red.) C’è il primo sì dalla Timken al (doppio) progetto di riconversione dell’azienda di Villa Carcina approntato da Confindustria Brescia.

La multinazionale statunitense ha dato l’imprimatur al progetto dell’ Associazione industriale bresciana che prevede un binario doppio: da un lato il salvataggio dei 105 posti di lavoro, dall’altro quello del sito industriale triumplino, attraverso una riconversione dell’azienda.

Sono già 9 i dipendenti della Timken che hanno sostenuto un colloquio di lavoro ed ottenuto un nuovo impiego, 54 quelli in attesa di farlo, e l’impegno sia degli industriali bresciani sia di Regione Lombardia è quello di salvaguardare le maestranze e di dare nuovo impulso all’ azienda di via Fiume Mella.

In una nota, la Compagnia a stelle e strisce si è detta favorevole al progetto, sottolineando che “ci impegniamo a continuare a lavorare con tutti gli attori locali e le istituzioni anche per favorire la riconversione del sito trovando l’operatore giusto”.

La società ha già affidato alla GiGroup (ditta di networking) l’incarico di ricollocare i dipendenti coerentemente con le posizioni lavorative precedentemente occupate alla Timken. Si tratta di salvaguardare maestranze altamente specializzate in un mercato del lavoro che ne è sguarnito. Non solo, l’azienda ha anche messo a disposizione un plafond di 9mila euro ciascuno per quei lavoratori che daranno le dimissioni, cifra che, diversamente, la società americana dovrebbe versare per il passaggio alla liquidazione).

timken prodotti

La vertenza, dunque, prosegue con uno spiraglio di luce, anche se la strada per garantire un futuro lavorativo a tutti e 105 i dipendenti è ancora lunga.

Intanto anche Regione Lombardia è al lavoro: gli assessori Melania De Nichilo Rizzoli e Guido Guidesi garantiscono che il Pirellone “metterà in campo tutti gli strumenti funzionali alla ricollocazione dei lavoratori e alla continuità del sito produttivo”.

 

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