Decreto Ristori, gli artigiani: «Il governo ci ha ascoltato»

(red.) Confartigianato Imprese Brescia apprezza la risoluzione di maggioranza approvata giovedì dall’Aula della Camera che recepisce la proposta della Confederazione di indennizzare tutti gli imprenditori che hanno subito gravi perdite di fatturato a causa della pandemia, indipendentemente dalla loro appartenenza a settori e ambiti di mercato. Proposta avanzata da tempo da Confartigianato e approvata dalla Camera che considera “necessario avviare un confronto per la definizione di un meccanismo organico di natura perequativa che vada oltre le aree di rischio pandemico e i codici Ateco e si basi sul rimborso di parte dei costi fissi, prevedendo la possibilità di attribuire i ristori anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che non ne hanno beneficiato”.

L’approvazione di Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia: «Ora bisogna dare in fretta ristoro a tutti gli imprenditori, a qualsiasi settore appartengano. La Camera accoglie la sollecitazione della nostra confederazione per un provvedimento generalizzato per tutte le imprese e selettivo nell’individuazione di chi ha subito perdite. Non si deve più tentare di correre dietro alla realtà con i codici Ateco, ma occorre che nella prossima Legge di bilancio si reperiscano le adeguate risorse aggiuntive per dare ristoro a tutti gli imprenditori, a qualsiasi settore e pezzo della filiera appartengano, che hanno subito cali di fatturato significativi con riferimento temporale al semestre più aggiornato del 2020. Stiamo parlando di fatturati – aggiunge il presidente Massetti – che sono crollati e per individuarli è presto fatto: è sufficiente utilizzare e confrontare i dati della fatturazione elettronica, obbligatoria per le imprese dal 2019, che sono già in possesso della Pubblica amministrazione». Intanto, per il varo del decreto ristori quater, il consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi tra domenica e lunedì. Tra le misure del nuovo decreto dovrebbe esserci anche il rinvio degli acconti fiscali di Irpef, Ires e Iva del 30 novembre.

«Le imprese vanno accompagnate nella ripresa della normalità economica con misure strutturali di riduzione della pressione fiscale e semplificazione degli adempimenti. In particolare, la riforma dell’Irpef dovrà assicurare pari trattamento a tutti i redditi da lavoro indipendentemente dalla loro categoria reddituale. E’ anche ora di abrogare adempimenti divenuti ridondanti e che sottraggono liquidità alle imprese: basta split payment, basta reverse charge, e la riduzione dall’8% al 2% della ritenuta applicata sui bonifici che danno diritto a detrazioni d’imposta. Tra gli interventi per rilanciare imprese e occupazione in una chiave di transizione green, sollecitiamo la proroga triennale degli incentivi di riqualificazione energetica e recupero del patrimonio edilizio, con il prolungamento al 31 dicembre 2023 del superbonus 110%.» conclude il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti.

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