Effetto coronavirus sul manifatturiero bresciano: calo del 10%

Pasini: "Sembrerebbero maggiormente penalizzati i settori del metalmeccanico, maggiore tenuta di quelli “leggeri”.

(red.) Un calo della produzione stimato intorno al -10% rispetto al quarto trimestre 2019. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, è questa la contrazione ipotizzabile per il settore manifatturiero bresciano nel periodo tra gennaio e marzo 2020, in relazione agli effetti dell’attuale situazione sanitaria legata a Covid-19.
A evidenziarlo, in una conferenza stampa tenuta questa mattina nella Sala Beretta dell’Associazione Industriale Bresciana, sono i primi dati – parziali e provvisori – raccolti dall’Ufficio Studi e Ricerche di AIB.

fonderia

Nel dettaglio, e con particolare riferimento al mese di marzo, risulta in netta flessione la percentuale stimata del fatturato (-23%) e delle ore lavorate (-28%). Inoltre, l’87% delle imprese sta riscontrando problemi di rallentamento della domanda dei beni prodottiper quasi metà delle imprese (48%) gli obiettivi per l’anno in corso – a causa dell’impatto di Covid-19 – non sono più raggiungibili. Ad esse si aggiunge un ulteriore 35% che segnala la necessità di rivedere i piani aziendali per il 2020. Le vendite per mercato di destinazione sono valutate in diminuzione sia verso l’Italia (per il 63% delle imprese) che verso Paesi UE (66%) ed Extra UE (58%), con prospettive a breve termine generalmente negative per il 71% delle imprese.
“Abbiamo fortemente voluto questo incontro per offrire una prima valutazione degli effetti economici di Covid-19 sul tessuto imprenditoriale bresciano, consapevoli di come il quadro sia ancora in fase di definizione – commenta Giuseppe Pasini, Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana –. La perdita stimata per la manifattura è già notevole, considerando come, di fatto, l’impatto di Covid-19 riguardi nel trimestre principalmente il solo mese di marzo. Inoltre, le risposte che abbiamo ricevuto sono differenti da comparto a comparto e da impresa a impresa. In particolare, sembrerebbero maggiormente penalizzati i settori del metalmeccanico, mentre si assiste a una maggiore tenuta di quelli “leggeri””.

 

Anche il settore Terziario segnala un forte rallentamento nel clima di fiducia riferito al 1° trimestre 2020: le prime rilevazioni segnalano un crollo a 32,0, dal 110,7 rilevato nel quarto trimestre 2019 (dato già distante dal massimo della serie storica del 4° trimestre 2017, pari a 150,7). Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel primo trimestre 2020 le assunzioni complessive alle dipendenze (apprendistato, tempo determinato e tempo indeterminato) realizzate dalle imprese bresciane segnano un’importante battuta d’arresto: -11,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A evidenziarlo sono, in questo caso, i dati di fonte amministrativa relativi alle Comunicazioni Obbligatorie in Lombardia, elaborati dall’Ufficio Studi e Ricerche AIB. A Brescia, tra gennaio e marzo 2020 le attivazioni di contratti di lavoro espressamente alle dipendenze (non considerando quindi la somministrazione e il lavoro a progetto) sono stati 36.450, contro i 41.168 censiti nello stesso periodo dell’anno scorso.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.