Coronavirus, a Visano la Doratex dona mascherine ai cittadini

Parte della produzione per realizzare camici e mascherine per il personale medico. Ora un gesto di generosità per il paese.

(red.) La ditta Doratex di Visano, azienda leader del settore tessile abbigliamento internazionale ed Associata ad Apindustria, ha riconvertito parte della propria produzione per realizzare camici e mascherine per il personale medico della Sanità della Lombardia. La commessa è arrivata dalla Protezione Civile esclusivamente per medici e infermieri della Sanità e non per fini commerciali. Il fabbisogno è enorme e i materiali utilizzati sono espressamente omologati dalla Protezione Civile. “Abbiamo iniziato dai primi di marzo, quando è iniziata l’emergenza – spiega Cesare Ferrari, titolare dell’azienda e membro del Comitato Direttivo Uniontessile Confapi – a riconvertire parte della nostra produzione per realizzare mascherine sanitarie e camici per il personale medico di Regione Lombardia. Abbiamo dedicato un reparto specifico di taglio, confezionamento e imbustaggio esterno all’azienda madre, presso un terzista esclusivista. La produzione è in atto da più di un mese e prevediamo che si protrarrà. Non si riesce a soddisfare la quantità enorme richiesta, è difficile reperire il tessuto omologato”.

E il senso di appartenenza al territorio di Visano si esprime nella generosa scelta fatta dalla famiglia Ferrari-Tononi, che donerà anche agli abitanti parte delle mascherine realizzate. “Sarà cura della mia famiglia – dice Cesare Ferrari – di riservare mascherine omologate per la comunità di Visano, facendo mancare il meno possibile alla Sanità. Un piccolo aiuto che possa servire in questo particolare momento di emergenza umanitaria”.

“Al BBM del 2018, organizzato da Apindustria – racconta Cesare Ferrari – abbiamo presentato con il case history Doratex i Supereroi nei quadri di Gio’ Confortini, ossia gli imprenditori delle PMI. Oggi, in emergenza sanitaria, quel termine ci torna alla memoria ed è rivolto al personale medico che sta salvando tante vite. Questo è un momento molto particolare della storia di noi tutti. Il piccolo aiuto dalla mia famiglia possa aiutare a prevenire. Diremo fine a questa situazione solo quando la ricerca avrà trovato il vaccino e la cura per i contagiati”.

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