Industria, produzione cala del 2,8%

(red.) La produzione industriale bresciana, nel terzo trimestre 2014, ha subito una contrazione pari al 2,8%.
Un dato che si sollega sia alla crisi sia alla chiusura estiva degli impianti produttivi.
Il report dell’Associazione industriale bresciana indica anche che sussiste «un aumento decisamente inferiore alle attese».
Tra luglio e settembre, come riporta la nota di Aib, la produzione evidenzia un calo del 2,8% su giugno; il tasso tendenziale è positivo (+2,3%) per la terza rilevazione consecutiva. La dinamica congiunturale destagionalizzata (al netto degli effetti derivanti dal minore numero di giorni lavorativi rispetto al precedente) sale dello o,4%.
Il tasso acquisito è pari a +2,1%. La distanza dal picco di attività pre-crisi (primo trimestre 2008) rimane al 29%.
Le prospettive a breve termine sono definite «moderatamente sfavorevoli»: deboli gli ordini interni, in calo quelli dall’estero, soprattutto in ambito comunitario. Anche nell’area dell’euro le previsioni per il 2014 sono riviste al ribasso. Stabili le attese sul fronte occupazione.
La disaggregazione della variazione dell’attività produttiva per classi dimensionali mostra flessioni più accentuate per le aziende micro (-5,2%), medio-grandi (-4,1) e grandi (-5,6%). Cadute più contenute nelle piccole (-0,8%), medio-piccole (-2,2%) e di maggiori dimensioni (-0,9%).
I settori: segni positivi per abbigliamento (+1,5%), legno e mobili (+0,3%), meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche (+0,4%); invariati calzaturiero, maglie e calze, in frenata agroalimentare e caseario (-4,8%), carta e stampa (-2,7%), chimico, gomma e plastica (-2,9%), materiali da costruzione ed estrattive (-4,9%), metallurgico e siderurgico (-6,8%), meccanica tradizionale e mezzi di trasporto (-3,4%), tessile (-3,7%).