Gabeca cresce e punta sull’alimentare

L'azienda, costruita da Marcello Gabana e presieduta dalla moglie Daniela Grandi, archivia il 2013 con fatturato e Mol in crescita.

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(red.) Fatturato e Mol in crescita nonostante la crisi. E un ruolo sempre più importante del settore agroalimentare. Archiviato positivamente il 2013, il Gruppo Gabeca di Calcinato, in provincia di Brescia, si appresta a concludere il 2014 con prospettive più che incoraggianti.
Il bilancio 2013 è stato chiuso con un valore della produzione di 46,7 milioni che, al netto di un’operazione straordinaria di vendita immobiliare, è di 38,9 milioni, e con un Ebitda di 3,2 milioni (+19,7% rispetto al 2012). Per il 2014, quindi, si prevede un fatturato di 42,5 milioni (con una crescita del 9,25% sull’anno precedente) e un Ebitda da 3,8 milioni (+16,2%).
Dopo la prematura scomparsa del fondatore Marcello Gabana, la guida del gruppo è passata alla moglie Daniela Grandi che, con il nuovo amministratore delegato Fabrizio Scuri e il consiglio della capogruppo, di cui fanno parte anche Claudia e Giulia Gabana, ha aggiornato le strategie di sviluppo. Di fatto oggi la controllata Gabeca Spa ha cessato tutte le attività di estrazione di sabbia/ghiaia e importazione di cemento, trasformandosi in una società di servizi in house. Il patrimonio immobiliare è molto dimensionato e, grazie ad alcune dismissioni, permette un’ampia sostenibilità degli investimenti sulle attività dell’agroalimentare, che già oggi generano il fatturato più alto nel gruppo e sulle quali si punta in maniera decisa per i prossimi anni.
Il gruppo Gabeca è una realtà complessa che si articola essenzialmente in tre ambiti di attività. In primis l’agroalimentare con la Grandi Riso Spa (quarto produttore in Italia, con sede a Codigoro di Ferrara), l’Acqua Paradiso (sede a Pocenia-Udine) e la Silos e magazzini del Tirreno Spa (attività di carico-scarico navi e stoccaggio di cereali nel porto di Livorno). In seconda battuta il settore ecologia, con la Gedit di Montichiari e la Gelab, società di analisi e ricerca scientifica su cui il gruppo sta investendo con decisione. Infine l’immobiliare, sempre meno strategica tra le attività del gruppo industriale di Calcinato.
Attualmente il gruppo conta 120 dipendenti (in tendenziale crescita), di cui oltre il 70% nel settore agroalimentare. Le aziende del gruppo generano un indotto di circa 600 posti di lavoro, tutti in Italia. “E continueranno a rimanere in Italia”, assicura Daniela Grandi, “perché il Made in Italy, soprattutto nell’agroalimentare, è un risorsa vincente. Non a caso”, chiarisce, “una piccola azienda come l’Acqua Paradiso – che in Italia ha un mercato solo prossimale – riesce a esportare un quarto della propria produzione: da qualche anno siamo in Nord America, ma dal 2014 vendiamo addirittura ingenti quantitativi in Cina. Un altro esempio virtuoso”, aggiunge la presidente del gruppo Gabeca.

AGROALIMENTARE.  Complessivamente il settore cresce nel 2014 del 26% nel valore della produzione (da 20 a 25,2 milioni). La prospettiva per il 2015 è una ulteriore crescita del fatturato fino a 27,7 milioni. In questo contesto Grandi Riso è la società del gruppo più significativa e quella che registra una maggiore crescita: più 28% nel fatturato 2014 (da 12,2 a 15,7 milioni). Grandi Riso – da anni presente nel settore della grande distribuzione organizzata – è specializzata nella produzione di riso nelle sue principali varietà: Carnaroli, Arborio, Vialone nano, Originario e Roma, prodotti al 100 per cento in Italia. Per la società sono previsti di qui al 2016 investimenti di oltre un milione di euro tra informatizzazione, sicurezza e impianti.  Anche per l’Acqua Paradiso la crescita dei fatturati è importante: da 5,7 milioni del 2013 a 7 milioni del 2014, con la previsione di un ulteriore +17% nel 2015.  L’investimento maggiore sarà la realizzazione di nuove infrastrutture per la controllata Silos di Livorno (circa 2,5 milioni di euro).

IMMOBILIARE. Il settore immobiliare è il minore del Gruppo Gabeca, anche se incide in maniera significativa sul patrimonio. Complessivamente le società del gruppo possiedono immobili per un valore contabile di 51,8 milioni e un valore di mercato più consistente. Il fatturato 2014 chiuderà a 3,1 milioni rispetto ai 2,8 del 2013.

SETTORE AMBIENTALE.  In questo settore il gruppo è attivo con due società: Gedit e Gelab.  Gedit – gestore dell’impianto di smaltimento di Montichiari che opera su terreni di proprietà del gruppo – chiuderà il 2014 con un fatturato di 11,1 milioni contro i 12 dell’anno precedente. Di contro la Gelab – che fino a oggi si è dedicata esclusivamente alle analisi per le aziende del gruppo – svilupperà le proprie attività anche conto terzi.

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