Esportazioni, Fava: «Gestire crisi russa»

Divieto di ingresso alle frontiere. L’assessore regionale all’Agricoltura è preoccupato: «Conseguenze pesanti per le imprese agroalimentari».

(red.) La situazione internazionale è delicata.
Come spesso accade in questi casi, una delle preoccupazioni maggiori – almeno a breve termine – riguarda le esportazioni. Anche quelle bresciane che, secondo i dati Istat 2013, si stavano appena riprendendo.
A questo proposito è intervenuto Gianni Fava: «Come assessore all’Agricoltura non posso non appoggiare con forza la mozione dei deputati Gianluca Pini, Massimiliano Fedriga e Giancarlo Giorgetti, che chiedono al premier Renzi un atto di responsabilità e di ritirare la candidatura di Federica Mogherini dalla Politica estera e di sicurezza comune (Pesc)».
«La Lombardia – ha puntualizzato l’assessore regionale – sta pagando un conto pesante dal blocco delle esportazioni agroalimentari verso la Federazione Russa».
Fava si è detto fortemente preoccupato per le pesanti conseguenze che le imprese del comparto agroalimentare stanno subendo dal divieto di ingresso alle frontiere:« Vengono vanificati gli sforzi di anni di relazioni con la Russia e ingenti investimenti per esportare il nostro ‘Made in’ di qualità. Dal vino ai formaggi Grana Padano e Parmigiano-Reggiano, per non parlare dell’ortofrutta e delle carni».
«Non credo sia sufficiente annullare le vacanze per sentirsi la coscienza a posto. Servono azioni concrete per risolvere una situazione che costa centinaia di migliaia di euro ogni giorno, prevedere misure specifiche per le imprese lombarde penalizzate dalla crisi con la Federazione Russa e non incaponirsi su persone troppo deboli solo per liberare un posto nell’Esecutivo».
«Se Federica Mogherini non gode della stima necessaria a livello europeo per occupare la poltrona degli Affari esteri – ha continuato Fava – Renzi compia un atto di responsabilità e ne ritiri la candidatura, come è stato chiesto dai deputati Pini, Fedriga e Giorgetti, ai quali va il mio pieno appoggio nei confronti di una mozione che non vuole essere contro qualcuno, ma a sostegno di una soluzione positiva per le imprese danneggiate dalla situazione attuale».

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