Caffaro Spa depura le acque in Medio Oriente

Fornitura da 9 mln di euro per altre 2 mila tonnellate di clorito di sodio, che verranno impiegate per il trattamento delle acque potabili.

(red.) Caffaro Brescia Spa, leader europeo nel settore della chimica (fatturato 2013 chiuso a 17 milioni di euro), ha ampliato gli accordi di fornitura con la multinazionale americana Du Pont per altre 2 mila tonnellate di clorito di sodio, che verranno impiegate in Medio Oriente per il trattamento e la depurazione delle acque potabili. Il valore complessivo delle forniture raggiungerà quota 9 milioni di euro.
Il clorito di sodio prodotto da Caffaro Brescia Spa verrà distribuita da Dupont per produrre biossido di cloro, la soluzione più sicura per la disinfezione dell’acqua, sia per il consumo che per l’industria.
«Essendo una delle regioni più aride del mondo, per il Medio Oriente l’acqua significa sopravvivenza» ha spiegato il direttore di stabilimento di Caffaro Brescia SpA Alfiero Marinelli. «In queste zone stanno dunque sviluppandosi sempre più gli impianti di dissalazione delle acque marine. Secondo le stime, nel 2016 la produzione d’acqua potabile dal mare supererà i 130 milioni di metri cubi al giorno. Stiamo parlando di un mercato che vale già oltre 18 miliardi di dollari l’anno. Ed è qui che entra in gioco il nostro clorito di sodio, altamente sicuro e non inquinante».
Ma attenzione: se ad una prima vista potrebbe sembrare una contraddizione il fatto che la Caffaro vada a depurare acque all’estero quando invece a Brescia la situazione ambientale attorno alla fabbrica di via Milano è stata compromessa proprio dalle attività dell’azienda, a fugare i dubbi e a puntare l’attenzione sui distinguo è lo stesso Marinelli che, sulla confusione che spesso si genera tra l’azienda e il sito inquinato denominato Caffaro di Brescia, ha tenuto a ribadire ancora una volta che: «Caffaro Brescia SpA non ha nulla a che vedere con il sito industriale denominato Caffaro Brescia di Caffaro Chimica Srl, sottoposta nel 2009 all’amministrazione straordinaria della SNIA. Caffaro Chimica Srl ha prodotto fino al 1984 policlorobifenili, quindi altamente tossici sia per l’uomo che per l’ambiente. Noi produciamo invece solo clorito  di sodio – circa 20  mila tonnellate l’anno –, che  è tra i reagenti più sicuri per il trattamento delle acque reflue, potabili e industriali. Di Caffaro Chimica Srl e quindi del sito produttivo denominato Caffaro Brescia abbiamo acquisito nel 2011 solo gli impianti, il personale – 60 dipendenti altamente qualificati – e il marchio».
«Non abbiamo quindi nulla a che vedere con l’inquinamento del sito, che risale a 30 anni fa ed esclusivamente ad un’altra società. A chi mi domanda come mai non abbiamo cambiato nome, rispondo che non l’abbiamo fatto perché Caffaro a livello internazionale è un marchio di altissimo prestigio. Ripartire da zero con un altro brand sarebbe stato assolutamente antieconomico. Tale confusione purtroppo ci penalizza».
Caffaro Brescia Spa, insieme a Caffaro Industrie S.p.A. e ad altre cinque società operative nel settore della distribuzione e produzione della chimica, fa parte di Caffaro Finanziaria, controllata dal Gruppo Bertolini. Secondo le previsioni del management, nel 2014 il fatturato di Caffaro Finanziaria, che oggi conta 350 dipendenti, dovrebbe sfiorare quota 200 milioni di euro con 4 stabilimenti in Italia.

 

 

 

 

 

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