Vinitaly, le cantine lombarde fanno il pieno

Ben 86 mila visitatori hanno assaggiato prodotti della nostra regione. Vini bresciani, naturalmente, in grande spolvero nella rassegna.

(red.) Nuovo record di presenze per il Padiglione Lombardia, al secondo piano del Palaexpo di Veronafiere. La collettiva lombarda si conferma prima per numero di passaggi con circa 86 mila visitatori, in crescita del 7,5% rispetto al dato già molto positivo del 2013.
In sostanza, oltre un visitatore su due tra quelli registrati al Vinitaly 2014 ha fatto tappa in Lombardia. Dove nei quattro giorni della manifestazione sono state stappate più di 25 mila bottiglie, per un valore alla mescita di oltre 600 mila euro.
Molti i buyer e gli operatori di settore che hanno mostrato interesse per i prodotti lombardi, le cui degustazioni sono state caratterizzate da un’attenzione particolarmente alta verso l’alta qualità unita alla caratterizzazione del prodotto. Un dato, questo, in linea con la tendenza emersa dalla vendemmia 2013, chiusa con un 88,9% di vini a Denominazione di qualità sul totale di quelli prodotti.
“Si tratta di successo che era già in fieri e che dimostra ancora una volta l’intelligente operazione del Padiglione Lombardia, frutto di una collaborazione istituzionale importante tra Regione Lombardia e Camere di Commercio”, commenta Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia. “Un doveroso e giusto apprezzamento va a tutte le imprese e le aziende vitivinicole che hanno scelto la qualità e che hanno trovato in Vinitaly il luogo ideale per una valorizzazione del loro lavoro”.
“Vinitaly si conferma una rassegna di prestigio e una vetrina importante per i vini della Lombardia, che hanno saputo conquistare i visitatori per l’elevata qualità delle produzioni”, sottolinea l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava. “L‘88,9% della produzione del territorio lombardo fa parte del circuito a denominazione, e questo è uno dei punti di forza, insieme alla varietà dei vitigni autoctoni, per potenziare l’export. Positiva, poi, l’attenzione dedicata dai buyer stranieri alle produzioni bio, che anche in Lombardia hanno avuto un’accelerazione in termini di superfici e produzione”.
Non solo. Grazie all’iniziativa degli 11 consorzi di tutela dei vini presenti (Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani, Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi ed Ente Vini Bresciani), nei quattro giorni della manifestazione è stata recuperata ben la metà dei tappi delle bottiglie degustate, per un totale di oltre 40 chili di sughero che verranno riciclati diventando materiale isolante da utilizzare nel settore manifatturiero e in quello delle costruzioni.
Un’operazione nel doppio segno della sostenibilità ambientale e sociale, visto che grazie all’accordo con Amorim Cork Italia, azienda leader nel mercato del sughero, la raccolta genererà un controvalore economico che verrà destinato a sostenere le attività di “Le Viss”, onlus con sede a Verona che si occupa di assistenza a malati ematologici affetti da leucemia, linfoma e mieloma.
A contribuire alla buona riuscita della manifestazione anche i 100 ragazzi dell’Istituto alberghiero Andrea Mantegna di Brescia, che  hanno fatto assistenza agli espositori presenti.

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