Aib: «Serve un patto con i sindacati»

Nella relazione conclusiva del 2013 Marco Bonometti lancia le sue proposte per il 2014. Con al centro la revisione dei contratti di lavoro.

(red.) Dicembre è tempo di bilanci. Con la fine dell’anno l’Aib fa un primo resoconto del numero degli iscritti e registra un saldo positivo con l’ingresso di nuove realtà imprenditoriali (come Danieli,Camozzi, Raffmetal e Sabaf).
Un anno all’insegna della sobrietà, e dei cambiamenti, quello sotto la guida di Marco Bonometti, che, dopo aver ricevuto il premio “Paul Harris Fellow”, onorificenza del Rotary Club, ne approfitta per lanciare delle stoccate alla classe politica: «In pochi mesi – spiega – abbiamo cambiato tutto: dobbiamo infatti essere d’esempio per il mondo politico».
Il patron della Omr, insomma, dopo aver operato cambiamenti interni si concede il lusso di progettarne verso l’esterno, chiedendo in particolare una riduzione del peso fiscale. «Meno spesa e meno tasse è il nostro slogan di riferimento – afferma Bonometti – e, in questa direzione, è andata la nostra proposta di emendamento alla legge di Stabilità per la riduzione del cuneo fiscale».
Un altro progetto riguarda il mondo del lavoro, e, anche se è Fabio Astori vice di Bonometti con delega alle relazioni sindacali ad enunciarlo, nel disegno si intravede la mano del numero uno di Aib. Si tratta del “patto per il lavoro”, con il quale Bonometti intende avviare una nuova concertazione con le forze sindacali, in nome di una ancora maggiore flessibilità dei contratti di lavoro e una maggiore attenzione ai giovani. Bonometti è piuttosto esplicito e chiede ai lavoratori uno sforzo ulteriore: «I momenti eccezionali, come questo, richiedono decisioni eccezionali e ciascuno deve pendersi le proprie responsabilità; se un’azienda ha lavoro il sabato e la domenica, deve poter lavorare senza problemi».
L’occhio è sempre puntato all’orologio e all’appuntamento con il “treno” dell’Expo i cui primi vagoni, secondo la dirigenza dell’associazione degli industriali, passeranno da Brescia già nei primi mesi dell’anno prossimo.

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