Riva Acciai, “tutelare i lavoratori lombardi”

Oltre a ai 400 dipendenti bresciani, il gruppo siderurgico ha ltre 300 maestranze sparse per la Lombardia. Il consiglio regionale chiede garanzie al governo.

Più informazioni su

(red.) Dopo la convocazione del Tavolo con le parti sindacali e aziendali di lunedì delle aziende che, in Lombardia, fanno capo alla Riva Acciai, martedì l’aula del consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione che impegna giunta e Consiglio regionale a favorire il ripristino delle condizioni operative ed economiche necessarie alla prosecuzione della normale attività aziendale.
Nel corso del suo intervento in aula, l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, insieme all’assessore alle Attività Produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, hanno chiesto al presidente della Regione Lombardia una pressione sul governo centrale in modo che in tempi rapidi si adotti un provvedimento urgente per tutelare i circa 700 lavoratori degli stabilimenti lombardi e si riprenda l’attività.
“Regione Lombardia ha immediatamente garantito – ha aggiunto l’assessore Aprea – una sede istituzionale per la prosecuzione delle relazioni sindacali, al fine di individuare le necessarie forme di tutela dei lavoratori in questo momento di forzata sospensione delle attività produttive in stretta relazione con quanto verrà definito nell’incontro al Ministero del Lavoro giovedì 19 settembre”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.