La Prada, 40 lavoratori a rischio

Cassa integrazione per i dipendenti della struttura di Pompiano. Il trasferimento repentino di un macchinario in un’altra azienda infiamma gli animi dei sindacati.

 

(red.) La situazione non sembra migliorare a “la Prada”, l’azienda bresciana con sede a Pompiano che si occupa di taglio, confezioni e lavanderia industriale.
Le ultime preoccupanti novità, infatti, riguarderebbero  il trasferimento di uno dei macchinari normalmente utilizzato dagli operai, prelevato dalla struttura nella serata di lunedì 19 agosto, davanti agli occhi attoniti di alcuni lavoratori. E questo sarebbe solo l’ultimo di una serie di episodi preoccupanti. Per fare il punto della situazione, martedì 20 agosto è stata indetta un’assemblea dei lavoratori davanti ai cancelli della struttura di via Falcone e Borsellino. Secondo i rappresentanti sindacali Mariarosa Mondini (Fenca Cisl) ed Erasmo Palazzolo (Filctem Cgil), i dipendenti dell’azienda bresciana non riceverebbero lo stipendio da aprile e, dal mese di maggio, gran parte della maestranza aziendale sarebbe coperta dalla cassa integrazione ordinaria. Così, in pochi mesi, dei 40 lavoratori originari solo 5 erano rimasti regolarmente impiegati.
Da ferragosto, poi, anche questi ultimi sono entrati in cassa integrazione. Ed ora arriva la notizia del trasferimento della macchina. Durante l’assemblea di martedì, a sostegno dei lavoratori di “la Prada” c’erano anche Ugo Cherubini, segretario provinciale di Filcem Cgil, e Giuseppe Marchi, di Fenca Cisl, che hanno dichiarato l’intenzione di provvedere con una denuncia sindacale in seguito allo spostamento del macchinario, effettuato durante il periodo di chiusura estiva dell’azienda. In ogni caso, in seguito ad un colloquio delle rappresentanze sindacali con il proprietario dell’azienda, sembrerebbe che il macchinario trasferito sia stato dato in affitto ad un’altra struttura e che  la dirigenza aziendale stia aspettando una commessa che garantirebbe la ripresa del lavoro. E questa sembrerebbe essere l’unica speranza per ben 40 lavoratori.

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