Brescia, Ori Martin: nel 2012 utile -50%

Il colosso della siderurgia bresciana fa i conti con la crisi. Utile dimezzato e ricavi in calo. Rimane forte, però, la vocazione ad investire in tecnologie.

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(red.) Sono tempi duri per il settore siderurgico globale. E Brescia, capitale della siderurgia italiana, di certo non fa eccezione.
Ori Martin, azienda bresciana leader nella produzione di acciai speciali per bulloneria, ammortizzatori, barre di torsione e sterzi delle auto, nel 2012 ha subito un forte calo della marginalità. Le notizie da via Canovetti, sede dell’azienda con presidente Franco Polotti, non sono certo sconvolgenti: nel 2012, il forte calo dei prezzi dei prodotti siderurgici accompagnato dal costo delle materie prime che si è mantenuto sempre sopra i livelli sperati non ha risparmiato questo colosso della siderurgia.
L’utile netto di Ori Martin è così passato da 21,3 milioni nel 2011 a 10,6 milioni nel 2012, riducendosi della metà.  Anche i ricavi dell’azienda non subiscono sorte migliore, calando di un considerevole 9,6%. Ciononostante, comunque, rimane forte la propensione della compagnia ad investire in tecnologia e innovazione: ben 8milioni di euro sono stati investiti nel 2012, di cui 4 per l’ambiente. Per il 2013 previsti investimenti per 10 milioni.

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