Volpi, salumi bresciani alla conquista del mondo

Il gruppo di Collebeato aprirà otto store. Il 30 giugno si parte da Verona, poi la sfida all’Europa e al mondo. Investiti 5 milioni per il rilancio del settore agroalimentare.

(red.) Una grande struttura in legno con all’interno un cubo di vetro. Nel cubo. Tre affettatrici, sette salumi tipici della Pianura padana, frutta di stagione, vini emiliani e un Franciacorta bollicine.
Stiamo parlando di uno degli store che il Gruppo Volpi di Collebeato ha in mente di realizzare in Italia, in Europa e, in futuro, anche nel mondo. L’ambizioso progetto è stato presentato martedì da Alberto Volpi, vicepresidente dell’Aib e patron dell’omonimo gruppo alimentare costituito da sette aziende, che nel 2012 ha fatto registrare un fatturato di 160 milioni di euro e più di 500 addetti.
Gli store, il cui marchio non è ancora stato individuato (ma potrebbe essere “Perimetro”), proporranno sette tipi di salumi affettati prodotti dalle aziende Volpi (dislocate nel bresciano, ma anche nel parmense).
Come ha spiegato lo stesso Volpi, l’intenzione è quella di scommettere sull’eccellenza agroalimentare italiana, che all’estero ha grande appeal. Tuttavia il piano partirà dall’Italia, dove l’imprenditore, attraverso la vendita diretta, spera di recuperare una parte della contrazione dei margini che, in questi mesi, sta caratterizzando il tradizionale sodalizio con la grande distribuzione.
Dunque, entro il 30 giugno, con un investimento iniziale di 5 milioni di euro, a Verona sarà aperto il primo store. Come ha affermato Volpi, la scelta di preferire la città scaligera a Brescia è stata sofferta, ma necessaria, perché lì c’è la certezza di un ritorno economico favorito dall’abbondante afflusso di turisti che, purtroppo, non caratterizza ancora la leonessa d’Italia.
Dopo la prima apertura, con cadenza semestrale, saranno operativi gli store di Milano, Roma, Parigi, Barcellona, Londra, Berlino e Monaco di Baviera. Non è invece prevista un’apertura negli Stai Uniti (dove vige un protezionismo che impedisce l’importazione di salumi), mentre Volpi guarda con attenzione al mercato asiatico e già programma lo sbarco in Cina e Giappone.
Con questa iniziativa, Albero Volpi si pone l’ambizioso obiettivo di essere ambasciatore del made in Italy agroalimentare nel mondo. E, poiche la qualità di un salume si può apprezzare solo se viene affettato nel modo giusto, i giovani che saranno assunti nei nuovi negozi saranno formati alla All Food di Traversetolo (Parma), anch’essa società del Gruppo Volpi.
Per ogni store, la cui realizzazione costerà circa 800mila euro, saranno assunti dieci giovani italiani. Per la costruzione dei negozi, come ha assicurato Volpi, saranno coinvolte solo aziende bresciane, a partire dallo Studio Quaranta che si occuperà della parte architettonica.
La nuova sfida lanciata da Volpi si pone come obiettivo di contrastare il trend al ribasso che ha coinvolto anche il settore in cui opera la sua azienda, attraverso la promozione di prodotti di alto livello, sempre più apprezzati dai consumatori in tutto il mondo.

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