Telemarket addio, fine delle trasmissioni

Il patron Giorgio Corbelli ha deciso di cessare l'attività. "Prima la crisi, poi il redditometro: situazione insostenibile". L'idea è quella di riaprire in Cina.

Più informazioni su

(red.) “Svendiamo tutto e chiudiamo le trasmissioni”. Almeno in Italia, almeno a Brescia.
Questo l’annuncio dato da Giorgio Corbelli, fondatore (nel 1982) della società e della televisione Telemarket.
L’annuncio è stato dato in diretta Tv. Tutta la merce dei magazzini verrà svenduta. Un’operazione partita nelle scorse settimane e che ha anche l’obiettivo di recuperare risorse necessarie per pagare fornitori e dipendenti (circa un centinaio).
Determinante per la cessata attività il calo del fatturato che, nel 2012 si è dimezzato, attestandosi su 32 milioni. Erano 70 nel 2008. E 111 nel 2005.
Ma Corbelli punta il dito anche contro le politiche del Governo, in particolare ilr redditometro che, secondo il patron delle aste televisive più famose sul tubo catodico, ha allontanato due terzi dei clienti.
Il progetto Telemarket non è però destinato a scomparire nel nulla. Corbelli pare intenzionato infatti a clonarlo in Cina dove il mercato offrirebbe maggiore respiro. Si tratta solo un’ipotesi, ma intanto il direttore ha già effettuato qualche viaggio per prendere le misure,

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.