Commercio: in 6 mesi chiuse 1.632 attività

Secondo i dati di Confesercenti Brescia il saldo è negativo per 190 imprese. A pesare il calo dei consumi ma anche la mancanza di liquidità degli imprenditori.

(red.) Il malato è piuttosto grave e stenta a riprendersi. Stiamo parlando del settore del commercio bresciano che, secondo la relazione di Confesercenti Brescia non naviga in buone acque.
Negli ultimi sei mesi, secondo quanto riferiscono i dati della associazione di categoria, hanno chiuso i battenti 190 attività. Ed è la prima volta che il bilancio chiude con il segno meno.
Lo rivela il monitoraggio effettuato dal periodo ottobre 2011-aprile 2012 sul registro imprese della Camera di Commercio.
Se i nuovi ingressi, in questo periodo, ammontano a 1.442, sono stati però 1.632 quelli che hanno abbassato le serrande.
Il presidente AlessioMerigo e il vicedirettore Fabbio Baitelli ne hanno dato nota in un incontro aperto alla stampa che si è svolto lunedì.
A incidere sono stati la contingenza economica, il calo dei consumi e anche la ridotta liquidità di cui dispongono gli imprenditori che, in molti casi, hanno preferito chiudere prima di vedere prosciugate tutte le proprie risorse.
Le cessazioni sono incrementate del 51% (erano 1.078 nel periodo autunno 2010 – primavera 2011,oggi sono1.632, ben 554 in più); ma in diminuzione anche le start – up: 22 in meno nel saldo di aprile (1.442) rispetto al medesimo periodo del 2011(1.464).
Una contrazione che tocca soprattutto il commercio al dettaglio (hanno chiuso 124 negozi), ma riguarda anche i liberi professionisti (agenti di commercio, immobiliari e d’affari, -116); restano in stand by il commercio su sede ambulante e quello all’ingrosso (-5), mentre è il turismo l’unico settore a non recedere (+ 88 aziende), e i pubblici esercizi (+89).
In provincia solamente la Bassa Bresciana sembra reggere all’urto della crisi, mettendo a segno un saldo positivo (+19).

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