Agricoltura, “l’Europa penalizza la Lombardia”

Secondo le stime della Pac l'Italia perderebbe il 18% dei contributi comunitari, e in Lombardia potrebbero perdersi 51mila aree produttive".

(red.) “Le simulazioni sulla prossima Pac (politica agricola comune) non possono che farci rimanere molto critici, soprattutto per gli effetti che avranno sulla Regione Lombardia. In questi mesi non siamo rimasti inerti, ma sappiamo che le negoziazioni finiscono sui tavoli che stanno al di sopra delle Regioni e anche degli Stati nazionali”. Lo ha detto, oggi, Giulio De Capitani, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, introducendo il seminario di studi: ‘La politica agricola comunitaria 2014 – 2020. Simulazioni di impatto in Italia e in Lombardia’, organizzato in collaborazione con Eupolis Lombardia.
L’ITALIA PERDE il 18% CONTRIBUTI. Nel corso delle relazioni è emerso che in Lombardia si perderanno oltre 51mila  aree produttive, per evolverle al cosiddetto “greening”. Tutto questo avrà un effetto negativo sulla produzione, che farà segnare -100 milioni di euro, pari a un decremento del 1,5%, con un conseguente taglio del reddito che si aggira dai 3mila e i 6mila euro per azienda, pari a 150/300 euro per ettaro. Complessivamente il taglio al reddito agricolo lombardo varierà dai 145 ai 289 milioni di euro. Per l’Italia ci sarà una riduzione del 18,6% del budget per gli agricoltori, così suddiviso: -12,6% per i tagli alla Politica agricola a livello generale e -6% per la convergenza sull’Italia.
CHIEDIAMO MODIFICHE SOSTANZIALI. De Capitani, tornando a parlare dei tagli, ha spiegato che “di fronte a queste situazioni Regione Lombardia chiede modifiche sostanziali a questa nuova Pac, visto che, inoltre, il nostro Stato è un contribuente netto del bilancio europeo”. “Noi – ha detto ancora l’assessore – dobbiamo vedere premiata la qualità del nostro sistema agricolo lombardo”.
RESPONSABILITA’ DEI PARLAMENTARI ITALIANI. “Nei mesi scorsi – ha detto De Capitani – abbiamo prodotto documenti condivisi anche a livello nazionale. Contiamo sul fatto che i parlamentari italiani siano responsabilizzati al momento del voto della nuova Politica agricola comunitaria, affinchè possano correggere i problemi che esistono in queste proposte. Abbiamo inviato anche istanze, in questo senso, all’attuale ministro dell’Agricoltura Mario Catania, perchè non si penalizzino i sistemi agricoli più produttivi e di maggiore qualità”.

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