Brescia: agriturismo, comparto che “tira”

Nel Bresciano le prospettive a fine anno si attestano su un incremento delle presenze dei turisti (soprattutto stranieri) e del fatturato. In provincia sono 268 le strutture attive.

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(red.) C’ un comparto che “tira” nel complesso dell’economia bresciana ed è quello dell’agriturismo.
Secondo i dati prodotti durante il Forum di Agriturist Lombardia che si è svolto a Calvagese della Riviera (Brescia) il settore, nella nostra provincia, ha segnato una crescita dopo la pesante flessione del 2010.
Sono gli stranieri, il 41% dell´utenza totale, ad apprezzare maggiormente questo tipo di proposta turistica e, nel Bresciano, le previsioni di chiusura dell´annata potrebbero chiudersi con un segno positivo pari a 8-10 punti percentuali in più in termini di presenze e del 15% per fatturato.
In provincia sono 268 le strutture attive, in numero maggiore che a Pavia (226) e a Mantova (212), per un giro d’affari complessivo di 40 milioni di euro.
Affiliate ad Agriturist sono 120 strutture, soprattutto sul Garda (50% di adesioni).
Novità per il settore sono poi rappresentate dalla classificazione nazionale degli agriturismi che l’Italia sta predisponendo e anche dalla legge regionale lombarda, su proposta dell’assessore all’Agricoltura del Giulio De Capitani, che propone di inserire nel settore altre categorie come le fattorie del benessere e le fattorie sociali, dove vengono svolte attività dedicate a persone e ragazzi con disabilità.

 

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