Brescia, migranti, giro di vite su irregolarità

Incontro tra prefetto e sindaco di Montichiari dopo episodi. Appaltate le casette all'ex Serini. "130 stranieri, ma possono aumentare in caso di emergenza".

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(red.) Sono giorni cruciali per la gestione dell’emergenza sui migranti che Brescia sta affrontando. Venerdì 16 settembre il prefetto Valerio Valenti ha incontrato il sindaco di Montichiari Mario Fraccaro dopo le diverse irregolarità riscontrate nei giorni precedenti da parte della polizia locale. Ma una delle notizie è l’assegnazione degli appalti, andata a buon fine, che porterà alla costruzione di casette prefabbricate nell’ex caserma Serini. La vecchia sede militare, infatti, da tempo è stata individuata come base di appoggio per i migranti nella zona della bassa bresciana.
All’interno saranno ospitati 130 richiedenti asilo in attesa di sbrigare le pratiche burocratiche, ma il prefetto ha sottolineato che, se la situazione degli sbarchi dovesse peggiorare, l’affluenza potrebbe allargarsi. Intanto, martedì 20 settembre è previsto un tavolo di lavoro con i privati che si sono aggiudicati i bandi di ospitalità. In pratica, verrà messo in atto un giro di vite per evitare irregolarità nell’accoglienza. 24 ore dopo, mercoledì 21, ci sarà un incontro con l’Associazione Comuni Bresciani per valutare se ci siano disponibilità tra i 126 enti locali che al momento non hanno ancora ospitato alcun migrante.

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