Controlli: quattro espulsioni nel Bresciano

Sono un cittadino boliviano, due giovani albanesi e un 19enne originario dell'India. Non avevano i documenti in regola e sono stati rimpatriati.

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(red.) Negli ultimi due giorni la Questura di Brescia ha disposto 4 espulsioni. Il primo provvedimento riguarda un cittadino boliviano.

Nella mattinata di domenica 28 agosto, un equipaggio della Squadra Volante è intervenuto in vicolo dell’Inganno, a Brescia, dopo una chiamata giunta nella sala operativa. Una donna infatti aveva segnalato la presenza di un individuo nel parcheggio della via, intento a forzare la serratura di un’auto e ad infrangere con un sanpietrino il lunotto posteriore di un’altra auto. La donna aveva urlato all’uomo di fermarsi e questo, vistosi scoperto, si era allontanato in direzione di Corso Garibaldi.
Giunto sul posto, l’equipaggio ha raccolto la descrizione di aspetti somatici ed abbigliamento del cittadino fuggito, dandone comunicazione ad altre pattuglie. L’immigrato è stato fermato nella vicina via Capriolo, identificato come E.Z.G.A., nato in Bolivia nel 1985, residente a Brescia.

Sottoposto ai controlli del caso, il boliviano risultava entrato in Italia nel 2005. In questi anni aveva ricevuto permesso di soggiorno come lavoratore subordinato, ma l’ultima richiesta di permesso di soggiorno gli era stata negata ed infatti su di lui pendeva un rintraccio per notifica di decreto di diniego e contestuale espulsione, a causa di numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, e perché persona ritenuta socialmente pericolosa. Per quest’ultimo intervento di Polizia il boliviano è stato inoltre indagato per il reato di tentato furto aggravato continuato.

Notificatogli il decreto di diniego dell’istanza del permesso di soggiorno da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura, per il migrante è stata disposta l’espulsione.
Nel pomeriggio di martedì 30 agosto è stato scortato da operatori della Polizia di Stato per tutto il viaggio dall’aeroporto di Malpensa all’aeroporto di Santa Cruz, in Bolivia.

La seconda espulsione riguarda un cittadino albanese, fermato su controllo di iniziativa nella notte di lunedì 29 agosto in via Orzinuovi. Una pattuglia della Squadra Volante stava controllando tre uomini a bordo di un’autovettura verificandone i documenti. Il conducente è risultato sprovvisto di titolo di guida in quanto sospeso per sei mesi, e l’auto era sprovvista di copertura assicurativa, scaduta da circa due mesi. Il conducente, dunque, è stato sanzionato e l’automezzo sottoposto a fermo amministrativo.

Tra i tre occupanti dell’auto, un uomo, sprovvisto di documenti al seguito, è risultato clandestino sul territorio Italiano in quanto titolare di un permesso di soggiorno scaduto da febbraio, senza richiesta di rinnovo.
Il cittadino, S.M., nato in Albania nel 1995, residente a Prevalle, è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, presso cui è stata disposta l’espulsione.

Ancora, il 28 agosto, alle 22.30 circa, un altro cittadino albanese è stato fermato da una pattuglia della Locale in un controllo d’iniziativa in via Milano, in città.
P.E. del 1994, entrato in Italia nel gennaio del 2016, dopo i tre mesi di visto turistico, avrebbe dovuto lasciare il territorio nazionale. Rifiutando di lasciare il territorio spontaneamente, per lui è stato disposto da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura l’accompagnamento in frontiera.

Infine, i Carabinieri di Rovato, il 29 agosto, hanno fermato ed accompagnato in Questura, al competente Ufficio Immigrazione, un ragazzo indiano, S.S., del 1997.
Il giovane si era presentato presso la caserma dei Carabinieri di Rovato per depositare una remissione di querela. In fase di identificazione, i Carabinieri hanno riscontrato che l’immigrato era irregolare sul territorio italiano. Infatti, nel gennaio del 2015 era stato a lui notificato un decreto di diniego del permesso di soggiorno per carenza di reddito e assenza di attività lavorativa. In seguito a questa notifica, il 19enne sarebbe dovuto tornare in patria entro 10 giorni. Era, invece, trascorso un anno e mezzo senza che egli avesse ottemperato all’obbligo. L’Ufficio Immigrazione della Questura ha disposto, anche per lui, l’espulsione.

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