Migranti, 450 in arrivo entro maggio

Concesio e Lumezzane aprono all'ospitalità, mentre Villa Carcina non partecipa. Venti giorni per trovare i posti. Ma i rifugiati sono solo 1 su 3.

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migranti-barcone(red.) Dai 400 ai 450 richiedenti asilo. Sono i numeri che la provincia di Brescia dovrà ospitare entro maggio sul proprio territorio, attraverso collaborazioni con i Comuni e le realtà del sociale. Il tema è stato al centro della discussione che si è svolta lunedì 7 marzo al Broletto tra il prefetto Valerio Valenti e i rappresentanti degli amministratori comunali dei paesi con più di 10 mila abitanti. A tutti questi (tra loro, Villa Carcina non ha partecipato) è stato chiesto di trovare forme di ospitalità per la nuova ondata di migranti che, entro il 2016, diventeranno 2.308 (attualmente sono 1.400). Dall’incontro è emerso che Concesio e Lumezzane, tra gli altri, si dicono disposti e avranno venti giorni di tempo per sondare nei propri confini gli spazi necessari. C’è da dire che degli oltre 400 richiedenti asilo in arrivo, 100 dovrebbero trovare posto nel bando pubblicato dalla prefettura. Altri 150 all’ex caserma Serini di Montichiari e 140 in Valcamonica.
Con i comuni della valle mercoledì 9 verrà firmato un protocollo d’intesa che aggiungerà stranieri rispetto agli attuali 80 già presenti. Ma c’è il concreto rischio che alcune zone non siano pronte, a partire dall’ex caserma di Montichiari. Per questo motivo, il prefetto ha chiesto a tutti i comuni di rendersi ospitali, altrimenti i migranti potrebbero arrivare nei singoli paesi senza informare le amministrazioni. “E’ sufficiente che ogni comune ospiti 4 migranti per risolvere il problema” dice Valenti. Ma a questo si aggiunge un’altra situazione. La commissione bresciana impegnata a valutare le richieste d’asilo ha concesso lo status di profugo solo al 35-40%, leggermente al di sotto della media italiana. Questo vuol dire che 2 su 3 non sarebbero scappati dai loro paesi per guerre o dittature. Il loro destino è il rimpatrio se ci sono collaborazioni tra l’Italia e lo Stato d’origine, altrimenti viene imposto loro di lasciare il Belpaese.

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