Accoglienza profughi, 41 parrocchie “sì”

Tra chi ha gli alloggi e chi deve parlarne in consiglio pastorale, l'appello è stato raccolto. Per adesso cinque comunità possono ospitarli.

Migranti(red.) Le parrocchie bresciane sembra stiano rispondendo all’appello lanciato dal vescovo Luciano Monari e da Papa Francesco per accogliere famiglie di migranti. Il primo caso in provincia è stato quello di Botticino, mentre a in città si è fatta avanti la Badia che da lunedì 21 settembre metterà a disposizione il suo appartamento di via Roncadelle. A questi si sta aggiungendo anche Darfo Boario Terme, in Valcamonica, ma il problema, aldilà della generosità, riguarda i tipi di migranti da ospitare. Alla Badia, per esempio, il posto è predisposto per famiglie con mamme e bambini piccoli. Ma negli sbarchi arrivano soprattutto uomini. In ogni caso, non vengono fatte distinzioni e al momento sono 41 le parrocchie bresciane che si sono interessate alla questione e stanno raccogliendo le informazioni.
Non è così facile, perché le strutture dove ospitare i richiedenti asilo devono avere tutte le condizioni di agibilità necessarie, mentre l’ente della parrocchia deve valutare tutte le forme di accoglienza. Fino adesso, sono pronti la Badia con 6 posti, Darfo con 5 e Quinzano per una famiglia. Altri 7 posti verranno messi a disposizione alla Corte Magri a Borgo San Giacomo tramite la Caritas e poi alla Piccola Casa della Carità. Tra le altre, più di una decina non può rispondere all’appello perché non hanno strutture dedicate, un paio stanno predisponendo le strutture e c’è chi ha posti e deve valutare l’iniziativa in consiglio. Tra chi ha gli alloggi, ma deve verificare l’accoglienza in consiglio pastorale e chi è nella situazione inversa, il messaggio è stato raccolto. Tutte le questioni burocratiche saranno comunque gestite dalla Caritas.

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