Profughi, “micro accoglienza non basta”

Il prefetto di Brescia Valenti ha annunciato la volontà di rompere la proporzione tra presenze e numero di abitanti. Si va verso le tendopoli.

Prefetto Bs(red.) Il modello di micro accoglienza diffusa per per ospitare i migranti non funziona più e quindi bisogna cambiare organizzazione. L’ha detto lunedì 31 agosto il prefetto di Brescia Valerio Valenti valutando le tredici offerte arrivate per una disponibilità di 200 posti. La soluzione, prima di arrivare a quella considerata estrema di aprire vaste tendopoli, sarebbe quella di destinare più migranti verso le varie realtà del terzo settore, cooperative e hotel. In pratica, dovrebbe saltare il rapporto tra presenze e numero di abitanti. Finora, infatti, si era stabilito per 40 persone ogni 10 mila residenti, 60 fino ai 20 mila, 100 oltre i 20 mila e massimo 300 in città.
Al momento nel bresciano si contano 1.200 migranti con l’arrivo di altri venti sabato 29 agosto e altri ancora fermi al centro di smistamento di Bresso. Giovedì 3 settembre sarà pubblicata la graduatoria delle strutture che si sono viste accogliere l’offerta di disponibilità e tra queste c’è anche Collio dove, da giovedì 27 agosto sono scoppiate le polemiche. Altri stranieri saranno trasferiti negli edifici che già ne ospitano, come a Manerbio, Capriolo e Borgosatollo. Il prefetto ha anche annunciato che incontrerà il sindaco valtrumplino di Collio Mirella Zanini sulla vicenda dei diciannove profughi. Poi sottolinea il fatto che potrebbe essere lo stesso Broletto a decidere dove piazzare i migranti, senza dover aspettare altri bandi.
Di certo si vuole puntare ad avvisare i primi cittadini con un tempo maggiore rispetto a quanto fatto fino ad adesso. La soluzione che si prospetta è rappresentata da tendopoli permanenti dotate di ogni comfort e sotto un tetto in vista della stagione che si apre, mentre sembrano escluse le caserme che avrebbero bisogno di soldi per essere sistemate. Nelle ultime ore è stato anche diffuso il dato delle oltre metà domande di asilo che sono state rifiutate, mentre a metà settembre la commissione per giudicarle sarà nella vecchia scuola di via Villa Glori per velocizzare i tempi.

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