Profughi alla ex Serini? «Scelta non percorribile»

Il sindaco di Montichiari, Mario Fraccaro, rigetta l'ipotesi di accoglienza di 600 immigrati. «Il territorio non può gestire tale situazione».

(red.) Profughi nella ex caserma Serini di Montichiari (Brescia)? No, grazie. Ad affermarlo è il sindaco Mario Fraccaro che boccia l’ipotesi che la struttura possa diventare centro di raccolta per gli immigrati in fuga dai loro paesi.
La prospettiva di dover essere chiamati ad ospitare 600 migranti, secondo quanto previsto dal nuovo piano per l’accoglienza dei profughi che sbarcano in Italia varato dal Governo, ha messo in allarme il primo cittadino, sollecitato nei giorni scorsi dall’ex sindaco Elena Zanola a prendere posizione sulla vicenda.
Tra le quattro caserme individuate infatti dal ministro dell’Interno Angelino Alfano come possibili nuovi luoghi di accoglienza, c’è anche la «Serini» di Montichiari, già tenuta in considerazione per un eventuale nuovo carcere bresciano dai tecnici del governo Letta.
La struttura, già sede del Reggimento di sostegno materiali speciali, a lungo scuola missili dell’Aeronautica e poi passata all’Esercito, è stata impiegata per l’assistenza del sistema missilistico imperniato sugli Hawk.
Alla Serini, in base a quanto ipotizzato, potrebbero essere ospitate 600 persone, che si andrebbero ad aggiungere ai 235 i richiedenti asilo già accolti nel Bresciano .
Secondo quanto dichiarato dal prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace «la caserma di Montichiari è una soluzione percorribile, ma ci ricorreremo solo se la situazione precipita, quando non ci saranno altri spazi».
Così però non la pensa l’amministrazione comunale della cittadina monteclarense che rigetta questa eventualità, definita dal Fraccaro come una «scelta inadeguata e non percorribile».
«Il territorio monteclarense- ha puntualizzato il sindaco- non è idoneo ad ospitare e gestire attività di accoglienza di questa natura» poichè il numero di stranieri ospitati in città è già oltre la media italiana.
Inoltre, la caserma risulta ababndonata da anni e, per utilizzarla, secondo il primo cittadino, sarebbero necessari interventi costosi, per pagare i quali non è noto a chi spetterebbe la competenza (ma non, è stato evidenziato a chiare lettere, al Comune). Non solo, la struttura, ha detto Fraccaro, è idonea eventualmente ad ospitare massimo 200 persone.
In ultimo, il sindaco di Montichiari avanza una contestazione legata alla sicurezza avendo il territorio a disposizone solo qualche decina di carabinieri cui si aggiungono le unità della polizia locale. Un numero insufficiente di agenti, ha sottolineato Fraccaro, a contenere eventuali criticità legate alla presenza dei profughi.

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