Permessi, un aiuto da enti e Cdc

Il prefetto ha annunciato l'intenzione di chiedere supporto al personale di comune, Provincia e Camera di Commercio per velocizzare le pratiche ancora giacenti.

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(red.) Si è svolto mercoledì in prefettura a Brescia un nuovo vertice tra la rappresentante del Governo Livia Narcisa Brassesco Pace e i segretari di Cgil, Damiano Galletti, Cisl, Enzo Torri e Uil, Angelo Zanelli.
L’incontro era stato chiesto proprio dalle sigle sindacali per fare il punto sulla situazione dei permessi di soggiorno ancora giacenti all’Ufficio immigrazione.
Una situazione di stallo che ha suscitato diverse proteste, concretizzatesi poi in presidi dei migranti davanti alla sede di via Lupi di Toscana.
Sono circa 8mila le pratiche per il rilascio del permesso di soggiorno che devono ancora essere analizzate: 550 quelle per colf e badanti presentate nel settembre 2009; altre si riferiscono alla richiesta di ricongiungimento familiare,  altre ancora riguardano sia i flussi dei lavoratori non stagionali che di quelli stagionali del 2010 e qualche centinaio invece quelle riferibili agli aspiranti lavoratori stagionali del decreto 2011.
Il prefetto ha anche annunciato che, dal 20 ottobre, la responsabilità dello Sportello Unico per l’immigrazione è passata dall’Ufficio provinciale del Lavoro alla Prefettura, sotto la responsabilità della dottoressa Gabriella Pucci.
Si tratta di una nuova riorganizzazione che potrebbe dare un’accelerazione alle pratiche stesse. Inoltre, ha aggiunto Brassesco Pace, la prefettura ha intenzione di chiedere supporto nell’esame delle pratiche ancora giacenti al personale di comune, Provincia e Camera di commercio, per dare in tempi più rapidi possibili, una risposta agli immigrati che ancora attendono.
Nel Bresciano le domande per l’emersione dal lavoro nero di colf e badanti presentate nel 2009, furono 11.233. Di queste sono giunte al termine dell’iter di valutazione 10.687, mentre quelle ancora da evadere sono circa 546.

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