Profughi, il “sì” di 11 amministrazioni

(red.) Si è messa in moto la nuova macchina organizzatrice per ridistribuire i profughi provenienti dall’Africa in diversi centri del Bresciano.
Edolo, Sellero, Capo di Ponte, Cerveno, Breno, Malegno, Berzo Inferiore, Esine, Artogne, Pian Camuno e Pisogne hanno messo a disposizione sessanta posti letto così da gradualmente “liberare” Montecampione, Corteno e Valpalot, centri in cui si è concentrata la maggior parte degli arrivi dei richiedenti asilo.
A Breno 11 amministrazioni comunali hanno sottoscritto il cosiddetto “Accordo enti solidali per l’accoglienza diffusa nel distretto socio-sanitario di Vallecamonica-Sebino”, mentre, sempre nella stessa giornata di martedì, in Prefettura a Brescia, le cooperative operanti nel terzo settore hanno offerto la propria disponibilità a creare una rete di accoglienza per gli immigrati provenienti da Lampedusa.
L’accordo firmato dai sindaci camuni prevede tuttavia che l’ospitalità sia limitata solamente alle persone già presenti nelle strutture della valle e non ad accogliere nuovi migranti.
L’accordo inviato poi in Prefettura, verrà probabilmente discusso già nel prossimo tavolo provinciale per l’emergenza profughi fissato per giovedì in Broletto.
Venerdì invece dovrebbe tenersi un secondo colloquio operativo con le cooperative che hanno dato disponibilità a gestire l’emergenza profughi.