La novità: vittoria al primo turno

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La storica conquista di Palazzo Loggia per il centrodestra chiude l'election day.


(red.) Una vittoria che non concede spazio ai dubbi e alle recriminazioni: da ieri sera Adriano Paroli, avvocato di 46 anni, deputato appena rieletto per la quinta volta e candidato del centrodestra alla carica di sindaco di Brescia, è il nuovo primo cittadino (leggi qui i risultati).
Ha ottenuto la vittoria al primo turno alla testa di una coalizione composta da otto liste (Pdl e Lega più Udc e cinque minori) raggiungendo e superando il 51% dei consensi con oltre 18 mila voti di vantaggio sul suo principale concorrente, l’ex parlamentare del centrosinistra Emilio Del Bono.
Quello di Paroli è senza dubbio da considerare un successo storico. Innanzi tutto perché per la prima volta a Brescia ha vinto al primo turno, poi perché liquida dopo quasi tre lustri la lunga esperienza di governo a Palazzo Loggia del centrosinistra, rappresentato a partire dal 1994 prima da Mino Martinazzoli e poi da Paolo Corsini.
Paroli ha sicuramente tratto vantaggio dal fortissimo vento di centrodestra arrivato da Roma, ma ha potuto anche programmare bene e per tempo con la propria squadra la campagna elettorale, anticipando i concorrenti paralizzati dal dualismo Morgano-Del Bono. E poi si è trovato alla testa di una coalizione che, una volta individuatolo come sindaco in pectore, l’ha appoggiato compatta e senza troppe incertezze.
Dietro di lui sono arrivati tre candidati che, in un modo o nell’altro, fanno riferimento alla stessa area: Del Bono, con il suo 36%. Laura Castelletti che, nel giorno in cui il suo partito socialista spariva dall’anagrafe parlamentare italiana, ha superato il 6,6% con un discreto successo personale. E poi Francesco Onofri, con il 2,6% per la sua lista civica, espressione in parte di un’area ex Margherita che fa riferimento a settori della Curia e dell’università Cattolica.
Tra l’altro il Popolo della Libertà è diventato in quest’occasione, grazie al voto ottenuto come lista, il primo partito in città, superando il Partito Democratico che ieri, con i dati della Camera e del Senato, aveva ottenuto almeno questa piccola soddisfazione.
Nella notte gli amici, i compagni di partito e i fan di Paroli presenti in Piazza Loggia hanno festeggiato fino a tardi la vittoria con i numerosi militanti leghisti. C’è stata una piccola scaramuccia tra manifestanti del Carroccio e alcuni ragazzi del Magazzino 47. E’ anche volata qualche sberla padana.
Ora, chiusa la lunga parentesi di questa faticosa campagna elettorale, si torna alla vita quotidiana in attesa dei primi effetti concreti del nuovo corso, che i vincitori hanno annunciato (leggi qui le dichiarazioni).richiamando i propri programmi.

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