Due esordienti a Palazzo Madama

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I bresciani sicuri: Mazzatorta (Lega) e Galperti (Pd). Altri due probabili.

(red.) Come alla Camera (leggi l'articolo), anche al Senato lo strapotere dei partiti di centrodestra porterà importanti novità per i rappresentanti bresciani a Palazzo Madama. Pdl e Lega Nord, infatti, avendo superato il 55% delle preferenze in Lombardia, hanno ottenuto ben 30 senatori (tre in più rispetto al 2006).
Colpo grosso per il sindaco leghista di Chiari Sandro Mazzatorta, settimo della lista del Carroccio un Lombardia, una posizione non considerata eleggibile alla vigilia, ma che ha beneficiato del boom della Lega Nord. Dell'opposizione, invece, farà parte il capogruppo del Pd in regione Guido Galperti, 12esimo nella lista Pd (che dalla Lombardia manda a Roma 15 senatori), e anch'egli alla sua prima esperienza nella capitale. 
Assai probabile anche l'elezione di Giampiero De Toni, candidato al terzo posto in Lombardia per l’Italia dei Valori: entrerà in caso di rinuncia di Giuseppe Astore, eletto anche in Molise.
Sicuramente fuori, ma solo per il momento, Riccardo Conti dell'Italia di Mezzo, 20esimo nella lista del Popolo delle Libertà che ha eletto nella nostra regione 19 senatori. Il deputato bresciano uscente forse non sarà subito uno dei "romani", ma probabilmente ci potrà arrivare per la rinuncia al seggio a Palazzo Madama da parte di qualche neoministro o sottosegretario lombardo.
Nella scorsa legislatura i senatori bresciani erano Luigi Maninetti dell’Udc e Gianpaolo Silvestri dei Verdi, che sono rimasti fuori: il primo era terzo in Lombardia dove il suo partito non ha superato la soglia di sbarramento e il secondo correva nella circoscrizione siciliana.

Complessivamente, tra i 47 eletti a Palazzo Madama nella circoscrizione della Lombaria, 11 sono leghisti contro i cinque del 2006. Si tratta di Roberto Calderoli, Roberto Castelli, Giuseppe Leoni, Rosi Mauro, Massimo Garavaglia, Cesarino Monti, Roberto Mura, Sandro Mazzatorta, Lorenzo Borega, Fabio Rizzi, Armando Valli. Primi esclusi: Irene Aderenti, Alessandro Vedani.
Nel Popolo della libertà, invece, restano 19 i senatori lombardi: prima erano cinque di An e 14 di Forza Italia. Ecco i neoeletti: Roberto Formigoni, Alfredo Mantica, Ombretta Colli, Guido Possa, Alessio Butti, Gianpiero Cantoni, Marcello Dell'Utri, Mario Mantovani, Romano Comincioli, Antonino Caruso, Luigi Scotti, Antonio Tomassini, Giancarlo Serafini, Giuseppe Valditara, Giacomo Caliendo, Salvatore Sciascia, Valerio Carrara, Alfredo Messina, Pierfrancesco Gamba. Primi dei non eletti: Riccardo Conti, Maria Alessandra Gallone.
La pattugia del Partito democratico aumenta di due unità: alle ultime elezioni erano sette Ds e sei della Margherita, ora sono diventati 15. Umberto Veronesi, Mauro Ceruti, Pietro Ichino, Emanuela Baio, Gerardo D'Ambrosio, Daniele Bosone, Fiorenza Bassoli, Tiziano Treu, Luigi Vimercati, Antonio Rusconi, Guido Galperti, Cinzia Maria Fontana, Giorgio Roilo, Paolo Rossi, Marilena Adamo. Primi esclusi: Francesco Franco Monaco, Carlo Ferruccio Antonio Fontana.
L'Italia dei valori nel 2006 non aveva ottenuto senatori in Lombardia e oggi ne promuove addirittura due: Giuliana Carlino e Giuseppe Astore (eletto anche in Molise). Primi dei non eletti: Gianpiero De Toni, Elio Lannutti.

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