Brescia, a giudizio il 16enne che causò incidente a Isorella

Chiuse le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per omicidio stradale per il ragazzo di Gottolengo che causò il tragico incidente in cui rimase ferito (e poi morì ad un anno e mezzo dal sinistro) il centauro Alessandro Panizza, 65 anni.

Isorella. Chiuse le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per il ragazzo di Gottolengo – all’epoca dei fatti 16nne – che provocò un incidente stradale a Isorella (Brescia). L’indagato, a bordo del ciclomotore MBK Booster, rimase illeso. Mentre Alessandro Panizza, il motociclista di 65 anni che arrivava dalla direzione opposta in sella ad una Harley Davidson, riportò lesioni gravissime e morì a distanza di un anno e mezzo, trascorso tra un reparto e l’altro degli Spedali Civili di Brescia.

I familiari di Panizza si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in risarcimento a seguito di incidenti stradali, e stanno seguendo il procedimento penale tramite l’avvocato Impelluso. «Il medico legale, nominato dal pubblico ministero, ha confermato il rapporto di causalità e con-causalità tra le lesioni riportate da Panizza durante l’incidente e la sua morte – commenta Riccardo Rigonat, di Giesse Risarcimento Danni – È quanto ci aspettavamo che emergesse dall’autopsia. Alessandro è l’ennesima vittima della strada, morto per le conseguenze di una mancata precedenza al semaforo. Attendiamo con fiducia la decisione del giudice».

L’incidente risale al 27 giugno 2020. Il 16enne, a bordo di uno scooter, si trova lungo via Annetta Zanaboni, nel comune di Isorella. Seduto dietro di lui, come passeggero, un suo coetaneo. Arrivato all’intersezione con la strada provinciale 24, il ragazzo svolta a sinistra omettendo di dare la precedenza a una Harley Davidson in arrivo dal senso opposto. Alessandro Panizza lo vede e frena con forza ma, nel farlo, viene sbalzato in avanti, sbattendo violentemente la testa contro il fianco dello scooter. Anche se le sue condizioni appaiono subito molto gravi, a causa di una frattura esposta del cranio, il 65enne sopravvive e cominciano i travagliati mesi in ospedale. Il 14 dicembre 2021, tuttavia, peggiora e poco dopo muore per insufficienza multiorgano. Di conseguenza, cambia l’ipotesi di reato formulata dalla Procura a carico del 16enne: non più lesioni gravissime, ma omicidio stradale.

Il nodo da sciogliere verteva sull’esistenza o meno di un rapporto di causalità tra l’incidente in moto e il decesso, avvenuto un anno e mezzo dopo in ospedale. «Un lasso di tempo di 18 mesi – scrive il medico legale Nicoletta Cerri – non contrasta con un rapporto di causalità e con-causalità (…) Lesioni come quelle riportate dal Panizza, per loro sede e natura, appaiono idonee a provocare effetti patologici a distanza e in particolare, a causa della prolungata permanenza a letto, favoriscono sicuramente l’insorgenza di complicanze di tipo settivo». Il Tribunale per i minorenni di Brescia, letta la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero, ha fissato l’udienza preliminare per il 5 ottobre.

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