Processo Bozzoli, imputato in aula: “Questa vicenda mi sta rovinando la vita”

Ieri nuova udienza del processo per la scomparsa dell'imprenditore. Hanno deposto i parenti della vittima.

(red.) Nella giornata di ieri, mercoledì 21 aprile, in tribunale a Brescia si è svolta un’altra udienza nell’ambito del processo a carico di Giacomo Bozzoli, unico accusato della morte dello zio Mario nell’ottobre del 2015 alla fonderia di Marcheno, in Valtrompia. Quella di ieri è stata dedicata ai parenti della vittima, dando poi spazio anche alle sorelle di Giuseppe Ghirardini, la cui morte sarebbe collegata alla scomparsa – per l’accusa è morto – dell’imprenditore Mario.

Ma l’udienza si è aperta con una dichiarazione spontanea dell’imputato che ha pianto in aula e dicendo che “sono cinque anni e mezzo che sto patendo, sto soffrendo perché so di essere innocente e questa vicenda ha rovinato la mia vita e rovinato la mia famiglia”.

Poi è stato il turno di Vittoria Bozzoli, sorella di Mario e Adelio che ha ritenuto colpevole proprio il nipote Giacomo. Spazio anche ai due figli di Mario Bozzoli e alle sorelle dell’operaio Ghirardini che ritengono non si sia suicidato, come invece pensa l’accusa.

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