Delitto Manuela Bailo, niente ricorso in Cassazione: 16 anni per Pasini

L'accusa che aveva sempre chiesto 30 anni reputando la premeditazione dell'omicidio ha deciso di fermarsi.

(red.) L’ex sindacalista della Uil Fabrizio Pasini, responsabile dell’omicidio della collega e amante Manuela Bailo, sconterà in modo definitivo i 16 anni di carcere che aveva incassato dopo le sentenze di condanna in primo e secondo grado. Questo, perché non ci sarà un terzo grado di giudizio visto che la procura generale di Brescia ha deciso di non impugnare in Cassazione la sentenza. Nell’ambito dei due procedimenti l’accusa aveva sempre chiesto 30 anni di reclusione reputando che dietro quel delitto ci fosse anche la premeditazione.

Ma non per il giudice e ora nemmeno la stessa accusa ha deciso di andare avanti con il processo. Fabrizio Pasini, come è stato ricostruito, uccise con una coltellata Manuela Bailo il 28 luglio del 2018 nella propria casa di Ospitaletto per poi abbandonare il corpo in una vasca di liquami ad Azzanello, in provincia di Cremona. In seguito aveva raggiunto la famiglia in vacanza in Sardegna per poi tornare a Brescia ed essere arrestato.

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