Clochard ucciso nel 1999 a Chiari, arriva la condanna a 22 anni

L'accusa si è vista accogliere dal giudice la ricostruzione secondo cui Rubjeka uccise Bajram Muca in un tunnel.

(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 12 marzo, il tribunale di Brescia ha condannato a 22 anni di reclusione Lulzim Rubjeka, il 41enne albanese che era accusato dell’omicidio di Bajram Muca avvenuto in una sera del settembre del 1999 all’interno di un tunnel a Chiari, nel bresciano, luogo dove dormivano senza tetto e sbandati. All’inizio si pensava che la morte dell’uomo fosse riconducibile all’aggravarsi di una meningite, ma nel 2017 il caso era stato ripreso e finito a processo, dopo che anche il giudice delle indagini preliminari aveva chiesto un supplemento di indagini.

E ieri si è arrivati alla condanna da parte della Corte d’Assise. Al momento Rubjeka si trova in Albania e dopo aver scontato la pena non potrà più tornare in Italia. Nel corso del procedimento, l’accusa aveva chiesto per l’uomo l’ergastolo e l’isolamento per un anno e mezzo, mentre il legale dell’imputato aveva chiesto al massimo di riqualificare il possibile reato in omicidio preterintenzionale, in realtà già prescritto.

Ora si attendono i prossimi tre mesi per le motivazioni. Secondo quanto è stato ricostruito, il 41enne albanese e un complice, identificato dopo tanti anni, avrebbero aggredito Muca reo di aver rubato a uno di loro dei soldi e un orologio. Dopo essere stato colpito era stato abbandonato sul posto dove era deceduto.

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