Travolto da treno a Ponte San Marco, giudici danno ragione ai familiari

Respinta la richiesta di Rfi di sospendere il provvedimento che l'ha condannata a un maxi risarcimento.

(red.) Nella giornata di ieri, mercoledì 17 febbraio, in Corte d’Appello a Brescia si è aperto il processo in sede civile nel quale la Rete Ferroviaria Italiana ha impugnato la sentenza che l’ha condannata a un maxi risarcimento nei confronti dei familiari di Klevis Seferay. Si tratta del 15enne di Calcinato travolto e ucciso alla fine di giugno del 2016 da un treno che transitava alla stazione di Ponte San Marco.

In quell’occasione alcuni ragazzini si trovavano lungo i binari e Klevis si era mosso per salvare un’amica che rischiava di essere colpita dal convoglio. Tuttavia, a perdere la vita fu il 15enne e, secondo i genitori, quel treno procedeva a velocità sostenuta nonostante la presa del ragazzo.

A livello penale il procedimento si era chiuso con l’archiviazione, mentre ieri si è aperto il processo d’appello in sede civile. Intanto la richiesta di Rfi di sospendere l’efficacia del provvedimento è stata rigettata e il procedimento è stato aggiornato a un’altra udienza.

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