Gradino “killer” di piazza Vittoria, Cassazione dà ragione al Comune

La signora, una delle vittime della vertenza, sarebbe caduta per sua disattenzione e imprudenza.

(red.) Si torna a parlare del gradino – da molti ribattezzato “killer” – che dal 2014 nella centralissima piazza Vittoria a Brescia ha provocato diverse cadute. Il motivo del ritorno al dibattito arriva dalla Cassazione che ha dato ragione al Comune in una delle numerose vertenze che vede proprio palazzo Loggia resistere contro diverse persone vittime delle cadute.

Una di queste è una signora che era caduta nell’aprile di quell’anno, poco dopo la chiusura dei cantieri che avevano dato un nuovo volto alla piazza. Citando il Comune in tribunale, in primo grado era riuscita ad aggiudicarsi il ricorso, incassando un risarcimento. Ma in appello e poi infine in Cassazione la sentenza è stata ribaltata dai giudici che hanno attribuito alla disattenzione e all’imprudenza la caduta della stessa signora.

Di conseguenza è stata condannata a versare le spese legali e a restituire il risarcimento. Ma come noto non è l’unica vittima di quel gradino, anzi. Sono state 42 fino ad oggi e in alcuni di questi casi palazzo Loggia sta ancora resistendo in appello.

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