Maxi inchiesta Leonessa, chiesto il rinvio a giudizio per 15

E' stata divisa in più tronconi a causa della pandemia in corso. 3 degli ancora arrestati hanno chiesto l'abbreviato.

(red.) Sta andando avanti a tronconi, vista la pandemia in corso, la maxi inchiesta Leonessa condotta dalla procura di Brescia che contesta a un centinaio di indagati l’associazione di stampo mafioso per commettere frodi fiscali tramite l’illecita compensazione di crediti d’imposta. Al momento è in corso l’udienza preliminare per diciotto imputati che nel settembre del 2019 vennero arrestati e sono ancora sottoposti alla misura cautelare. E secondo l’accusa, tutti sarebbero legati alla filiale della stidda di Gela.

Dei diciotto alla sbarra, tre hanno chiesto il rito abbreviato e per gli altri 15 è stato chiesto il rinvio a giudizio a dibattimento. Su questo fronte il giudice si pronuncerà il 17 novembre. Oltre all’udienza di ieri, venerdì 6 novembre, il 10 si tornerà in aula per altri 21 indagati ritenuti collegati ai 18 attualmente in udienza. Nell’ambito del centinaio di indagati totali, al momento è stata stralciata la posizione di altri circa sessanta.

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