Maltratta i due figli del convivente, condannata a oltre due anni

Una 43enne era accusata di intimidazioni soprattutto ai danni del più piccolo. L'avrebbe anche chiuso in auto.

(red.) Nella giornata di ieri, giovedì 15 ottobre, il tribunale di Brescia ha condannato a 2 anni e 15 giorni di reclusione una donna di 43 anni che, secondo l’accusa, avrebbe lanciato gravi intimidazioni, oltre a percosse e atteggiamenti particolari, nei confronti dei figli che il convivente aveva avuto da una precedente relazione. I fatti si sarebbero consumati tra il 2013 e il 2015 quando la donna avrebbe maltrattato i due figli dell’uomo, all’epoca ragazzini.

Per questo motivo il tribunale nel processo di primo grado, oltre alla condanna, ha anche disposto che versi una provvisionale totale di 10 mila euro ai due, fratello e sorella. Le accuse nei confronti della 43enne residente nel bassa Garda erano quelle di maltrattamenti e lesioni aggravate.

Durante il processo si sono ricostruiti alcuni di questi momenti, come l’infilare la testa del bambino nel water di casa o chiuso nel bagagliaio dell’auto. A quel punto la giovane sorella aveva confessato cosa accadeva accendendo i riflettori sul caso con tanto di richiesta di rinvio a giudizio andata a buon fine e il processo che ora si è chiuso. Ma l’avvocato della donna ha già annunciato ricorso in appello.

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