Giovane madre abusata e umiliata, il compagno violento alla sbarra

Ieri si è aperto il dibattimento a carico di un 40enne che in mesi di relazione ha messo in campo la sua aggressività.

(red.) Nella giornata di ieri, martedì 6 ottobre, in tribunale a Brescia si è aperto il dibattimento nell’ambito di un processo a carico di un 40enne accusato di maltrattamenti e violenza sessuale su una giovane madre di 30 anni. I due, come ha rivelato la stessa presunta vittima, si erano conosciuti nella seconda metà del 2019 nel momento in cui la donna, madre di due bambini, aveva provato una relazione. Ma subito aveva compreso che l’uomo con cui si era messa era un violento. Tanto che alla fine dello stesso mese in cui si erano conosciuti, il 40enne le aveva messo le mani addosso abusando una prima volta di lei.

Ma lei, sentendo le scuse, aveva deciso di non denunciarlo. Tuttavia, gli episodi di violenza si sarebbero moltiplicati, come a ottobre quando le amiche hanno allontanato l’uomo che aveva aggredito la 30enne contro il muro e a forza di insulti senza motivo. In un’altra occasione l’uomo sarebbe tornato a casa e l’avrebbe picchiata facendola cadere da una sedia e finire in ospedale. Ma l’episodio più drammatico era avvenuto lo scorso Natale quando la donna ha rivelato di essere stata stuprata, poi finita di nuovo in ospedale.

Subito dopo quella visita la 30enne aveva denunciato il compagno, tra l’altro sotto gli effetti di una condizionale in seguito a una condanna simile, per poi essere portata con i figli in una struttura protetta e rivolgendosi a un centro antiviolenza. Per l’uomo, il cui rinvio a giudizio è scattato nelle settimane precedenti a mercoledì 7 ottobre, i carabinieri avevano disposto il divieto di avvicinamento alla donna. Tuttavia, una volta non l’aveva rispettato e trovandosi di fronte la 30enne non era successo nulla per fortuna.

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