Delitto via Lombroso, Antonio Gozzini alla sbarra dall’11 novembre

Quasi un anno fa l'uomo uccise la moglie Cristina Maioli con un mattarello e una coltellata alla gola.

(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 28 settembre, con l’udienza preliminare in vista della Corte d’Assise a Brescia è iniziato il processo a carico di Antonio Gozzini che il 3 ottobre scorso aveva ucciso in casa in via Lombroso in città la moglie Cristina Maioli di 62 anni, insegnante all’Itis. Il marito sarà alla sbarra dal prossimo 11 novembre e a dibattimento (in questi casi non è concesso il rito abbreviato) per difendersi dalle accuse di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà, uxoricidio e premeditazione.

Quel giorno del delitto l’uomo aveva colpito la moglie con un mattarello e poi l’aveva accoltellata alla gola. Il giorno successivo aveva chiamato l’addetta alle pulizie minacciando anche il suicidio dal quale era stato salvato. Nel corso del processo è probabile che venga chiesta una perizia psichiatrica a carico dell’uomo per capire se fosse in grado di intendere e volere.

Anche se poco tempo prima del delitto alcuni movimenti bancari fanno pensare che fosse lucido al momento di uccidere la consorte. Dal punto di vista giudiziario rischia anche la condanna all’ergastolo.

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