Mancata bonifica rifiuti ex Selca, arrivate nuove assoluzioni

E' di ieri la sentenza con cui gli imputati sono stati assolti. Così l'intera vicenda giudiziaria ora si è chiusa.

(red.) Si chiude con un buco nell’acqua, senza responsabilità, la vicenda giudiziaria connessa all’ex Selca di Forno Allione di Berzo Demo, in Valcamonica, nel bresciano. Alla sbarra in questa seconda inchiesta, con le accuse di gestione illegale dei rifiuti e omessa bonifica, erano finiti l’ex titolare Flavio Bettoni e gli amministratori Michele Carta Mantiglia, Piergiorgio Bosio ed Ettore Vacchina. Ma per tutti ieri, lunedì 22 giugno, il giudice del tribunale di Brescia ha emesso sentenze di assoluzione perché il fatto non sussiste.

La vecchia impresa era autorizzata a lavorare rifiuti speciali e pericolosi e i primi riflettori della procura di Brescia si erano accesi nel momento in cui dall’Australia erano arrivate 23 mila tonnellate tra il 2009 e il 2010 e da trattare.

Quegli stessi scarti, però, non erano mai stati lavorati portando alla prima inchiesta e al primo processo finito con una serie di assoluzioni. Ma in seguito si era aperto un altro procedimento nel momento in cui nel piazzale della vecchia ditta erano presenti migliaia di metri cubi di rifiuti da smaltire e bonificare dopo il fallimento. Ma nulla è stato fatto e su questo fronte ieri non sono state ravvisate responsabilità.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.