Estorsioni e minacce mafiose tra Brescia e Bergamo, prime condanne

74 anni e mezzo di reclusione a carico di una famiglia e di altri che avrebbero collaborato al sistema mafioso.

(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 22 giugno, dal tribunale di Brescia sono arrivati 74 anni e mezzo di reclusione come condanne in primo grado a carico di dodici imputati che avrebbero usato il metodo mafioso tra maltrattamenti ed estorsioni. I dodici che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato avrebbero messo in campo, con altri componenti, anche comportamenti minacciosi tra le province di Brescia e Bergamo.

Per quanto riguarda le condanne, si parla di 12 anni per un 59enne calabrese e vicino alla ‘ndrangheta che era stato a capo dell’organizzazione. 7 anni, invece, per la moglie, 7 anni e quattro mesi per il loro figlio che avrebbe accompagnato il padre nelle estorsioni e incassando i proventi illeciti. Altri 7 anni e otto mesi per il nipote, ai quali si aggiungono altre condanne a 4 anni e mezzo, 10 anni, 6 anni e otto mesi, 7 anni e quattro mesi e altri tre a 2 anni e otto mesi.

Tra loro anche un bresciano che dovrà scontare 4 anni e ora ai domiciliari a Villanuova sul Clisi, in Valsabbia. Infine, altri sette saranno giudicati a partire dall’1 luglio a dibattimento. L’inchiesta che ha portato al processo e alle prime condanne era partita nel 2015 nel momento in cui a diversi camion parcheggiato nella sede di un’azienda di Seriate, nella bergamasca, era stato dato fuoco. Un’azione che era poi stata seguita da altri episodi tra Brescia, ancora Bergamo e la Calabria.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.