Brescia, dopo anni denuncia e fa condannare il nonno-orco

I fatti risalivano al 2002 quando l'allora 12enne, con drammi familiari, era stata affidata al congiunto 66enne.

(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 19 giugno, il tribunale di Brescia ha condannato a 7 anni e mezzo di reclusione in carcere un uomo che per diversi anni, secondo l’accusa, avrebbe violentato la nipotina che gli era stata affidata. Tutto accadde nel 2002 quando la giovane aveva 12 anni e, dopo la morte del padre e l’emigrazione della madre, era stata affidata al nonno dopo aver trascorso anche un periodo in una struttura protetta in provincia di Cremona.

Ma durante quei diversi anni la giovane, senza mai denunciare per il rischio di non essere creduta, sarebbe stata abusata dal congiunto 66enne. Solo in seguito gli altri familiari l’avevano portata dalla madre con la quale la figlia si era confidata raccontando tutto.

A quel punto dopo diversi anni e diventata più matura, la giovane ha denunciato il nonno e fatto finire il caso in procura a Brescia. Da qui è partito il processo, nel quale l’attuale 30enne si è costituita parte civile e ieri è arrivato l’esito di primo grado con la condanna per gli abusi e quelle violenze.

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