Appalti pilotati a Concesio, oltre 12 anni per ex tecnico comunale

Riccardo Gardoni avrebbe favorito alcuni imprenditori in lavori pubblici in cambio di mazzette fino a 900 mila euro.

(red.) Nella giornata di ieri, giovedì 11 giugno, dal tribunale di Brescia sono arrivate una serie di condanne, ma anche di assoluzioni, nell’ambito di un processo di una delle inchieste che vedono al centro Concesio, in Valtrompia, nel bresciano. Il procedimento, per quanti hanno richiesto il rito abbreviato, ha visto rifilare una condanna a 12 anni e mezzo di reclusione a carico dell’ex direttore amministrativo del Comune Riccardo Gardoni per corruzione, rifiuto d’atti d’ufficio e turbativa d’asta.

Secondo l’accusa formulata dal pubblico ministero Ambrogio Cassiani, che ha visto addirittura aumentare la pena rispetto alla propria richiesta, l’ex tecnico avrebbe favorito alcuni imprenditori (saranno tutti a dibattimento) nell’assegnare lavori pubblici senza partecipare a gare d’appalto e scrivendo le delibere di affidamento solo a cose già fatte. E in cambio di quelle assegnazioni, avrebbe incassato fino a 900 mila euro.

Condannati a 2 mesi e venti giorni, invece, l’ex sindaco Stefano Retali, il parroco di Concesio don Fabio Peli e due volontari della parrocchia. I quattro erano accusati di gestione di discarica abusiva per aver operato su spazi comunali affidati alla parrocchia di Sant’Antonino. Un’altra condanna è arrivata anche per il comandante della Polizia Locale di Concesio Walter Rotundo che, secondo l’accusa, non avrebbe denunciato le irregolarità derivanti da un’attività di Gardoni e per una lottizzazione a due imprenditori di Sarezzo. Tutti assolti, invece, gli ex assessori della giunta Retali.

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