Processo per Felice Maniero, chiesti 6 anni e otto mesi
L'ex boss della Mala ha ricusato il giudice, nominato un nuovo legale e litigato con un detenuto in carcere.
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(red.) Quella di ieri, martedì 26 maggio, è stata un’udienza molto “calda” per l’ex boss della Mala del Brenta Felice Maniero, in carcere a Voghera con l’accusa di maltrattamenti psicologici e fisici ai danni dell’ex compagna Marta Bisello. L’uomo, dal noto passato criminale, si è collegato in videoconferenza con il tribunale di Brescia dove è in corso il processo celebrato con rito abbreviato. Ma lo stesso imputato ha scritto una lettera indirizzata al giudice Roberto Spanò per ricusarlo a causa di presunti atteggiamenti pregiudiziali e di scarsa imparzialità.
Ma non solo, perché ha nominato anche un nuovo legale e subito dopo ha interrotto il collegamento video. Al termine dell’udienza, quando ormai Maniero non era più presente e addirittura finito in isolamento per aver attaccato un compagno di cella, è arrivata la richiesta di condanna. 6 anni e otto mesi quelli formulati dalla procura in vista del prossimo 4 giugno quando – salvo che non cambi il giudice – è prevista la sentenza.
L’ex compagna che sarebbe rimasta vittima dei soprusi di Maniero si trova in una struttura protetta. Secondo alcuni elementi emersi, la coppia sarebbe andata in crisi nel momento in cui l’ex boss avrebbe accusato problemi economici rispetto al passato di lusso.
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