Processo per Sorrentino, rischia anche la ricettazione di gioielli

Durante perquisizione nei suoi ambienti erano stati trovati 50 mila euro di gioielli ora riconosciuti dai proprietari.

(red.) Nella giornata di ieri, giovedì 21 maggio, si è tornati in tribunale a Brescia per un processo che vede imputato Massimo Sorrentino e altri quindici soggetti per associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso e finalizzata alle estorsioni e spaccio di sostanze stupefacenti. Il titolare della pizzeria “I tre monelli” di Brescia si trova attualmente detenuto ai domiciliari dopo che nel suo negozio di via don Vender erano state trovate delle armi.

Il processo centrale in corso si sta svolgendo per le accuse che avrebbero visto lui e altri imputati fare pressioni sulle vittime per rilevare le loro attività. Anche se queste nel corso del procedimento hanno detto di non essere mai state minacciate e quindi si sono sfilate. Ma nell’udienza di ieri la procura di Brescia ha presentato della documentazione per chiedere di processare Sorrentino anche per ricettazione.

Durante le perquisizioni disposte dalla Squadra Mobile della questura di Brescia nella sua abitazione, erano stati trovati anche gioielli per un valore di 50 mila euro. I proprietari di quei preziosi li hanno riconosciuti e presentato quindi denuncia per furto. Il processo è stato quindi aggiornato al 2 luglio quando si valuterà anche il reato di ricettazione.

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