Calvisano, picchia e segrega la moglie in casa: condannato

4 anni di reclusione in carcere (che sta scontando) per l'uomo arrestato lo scorso anno per i suoi atteggiamenti.

(red.) Nella giornata di ieri, giovedì 21 maggio, un uomo di 35 anni marocchino è stato condannato a quattro anni di reclusione, che sta scontando in carcere, dopo una serie di maltrattamenti ai danni della moglie mantovana di 40 anni. Quegli episodi andavano avanti da tempo e l’uomo aveva minacciato la compagna usando i due figli per ricattarla. E’ la drammatica situazione che la donna ha vissuto nell’abitazione di Calvisano, nella bassa bresciana.

Tanto che nel luglio del 2019 l’uomo venne arrestato con le accuse di maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona. Infatti, in uno di questi episodi la consorte era stata persino legata a un calorifero con dei cavi elettrici. E in più l’uomo teneva segregata la donna impedendole di uscire dall’abitazione. La situazione era arrivata alla conclusione nel momento in cui la stessa 40enne si era affacciata alla finestra chiedendo aiuto.

Sul posto erano giunti i servizi sociali che conoscevano quel drammatico quadro familiare. La donna addosso presentava le ferite e le ecchimosi dovute agli atti violenti del marito, persino il naso rotto. I carabinieri intervenuti sul posto dopo la segnalazione avevano arrestato l’uomo e condotto in carcere. Il 35enne violento ha anche cercato di farsi concedere i domiciliari, ma sempre respinti. E ieri è arrivata la condanna di primo grado.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.