Processo per omicidio Bailo, chiesti 30 anni per Fabrizio Pasini foto

Nel procedimento con rito abbreviato è stato chiesto il massimo della pena. Sentenza il prossimo 28 febbraio.

(red.) 30 anni di reclusione per Fabrizio Pasini. E’ la richiesta presentata ieri, venerdì 31 gennaio, in tribunale a Brescia da parte del pubblico ministero Francesco Milanesi nei confronti dell’ex sindacalista della Uil che il 29 luglio del 2018 aveva ucciso la collega e amante Manuela Bailo prima di abbandonare il corpo tra le campagne della provincia di Cremona. Quella richiesta nel corso della requisitoria è il massimo della pena visto che il processo si sta celebrando con rito abbreviato.

E a indurre il magistrato a chiedere quella pena è anche l’atteggiamento tenuto dall’uomo che dopo essersi liberato del cadavere era partito per due settimane in vacanza con la famiglia quell’estate in Sardegna. L’accusa sostiene che l’ex sindacalista abbia sgozzato la 35enne di Nave, mentre l’imputato ha sempre detto di aver solo spinto dalle scale la donna dopo un litigio nella casa della madre dell’uomo a Ospitaletto, nel bresciano.

E ha anche sempre negato di aver usato un coltello contro l’amante. Proprio su questi elementi si basa la difesa dell’uomo che chiede di riconfigurare l’omicidio da volontario a colposo o, se si evidenzia la volontarietà, di non procedere valutando la premeditazione perché quell’incontro sarebbe stato casuale e non prefissato. Ora si attende circa un mese, il prossimo 28 febbraio, quando il giudice pronuncerà la sentenza.

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