Anno giudiziario, Castelli a Brescia: “Prescrizione non è punto centrale”

L'intervento del presidente della Corte d'Appello stamattina. "Impossibile lavorare più di così".

(red.) La riforma con cui bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio e l’organico ridotto all’osso sono stati tra gli elementi indicati dal presidente della Corte d’Appello di Brescia Claudio Castelli questa mattina, sabato 1 febbraio, nell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Rispetto a una crisi sistemica, prendere la prescrizione come un punto focale del problema è del tutto mistificante – ha detto Castelli nel suo intervento e nelle dichiarazioni riportate da Laprovinciacr.it – sia da parte di chi ritiene questo come fulcro dell’ennesima grande riforma della giustizia e da chi paventa effetti devastanti sul sistema.

La pena e il carcere sembrano essere sempre più l’unica risposta possibile a comportamenti che hanno disvalore sociale. Quello che vediamo è un cedimento demagogico, pericoloso per la stessa sicurezza. Punire tutto vuol dire non punire nulla e anzi assicurare l’impunità”. E sui molti processi da affrontare a fronte di organici ridotti “pretendere che i tribunali possono esaurire un 50% in più rispetto alla propria capacità è impossibile“.

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