Chiari, uccise rivale dopo una lite: condannato a 30 anni

Romelli aveva aggredito con un cacciavite Arben Kola, poi morto in ospedale. Dopo uno scontro forse per droga.

(red.) Nella giornata di ieri, mercoledì 18 dicembre, il giudice del tribunale di Brescia Christian Colombo ha condannato a 30 anni di carcere Marsell Disha Romelli. Si tratta del 27enne albanese che la sera del 4 settembre 2018 uccise con un oggetto, forse un cacciavite, il 34enne connazionale Arben Kola. Il processo si è celebrato con rito abbreviato e questo vuol dire che la condanna inflitta per omicidio stradale aggravato dai futili motivi gli ha evitato l’ergastolo. I fatti si erano consumati a Chiari, nella bassa bresciana, mentre era in corso il Palio delle Quadre.

Nell’ambito della condanna, il 27enne deve anche pagare una provvisionale di 50 mila euro alla moglie e 15 mila euro ciascuno ai due fratelli della vittima. Quella sera Romelli e Kola avevano avuto una lite all’esterno di una sala slot in paese, forse per questione di sostanze stupefacenti. E l’assassino avrebbe inferto un colpo di cacciavite al petto del rivale, rendendo inutile il trasferimento in ospedale.

Nel corso del processo che ha portato a questa condanna, il legale dell’imputato aveva chiesto di riconoscere la semi infermità mentale, ma una perizia aveva riconosciuto la capacità di intendere e volere. Ora si attenderanno le motivazioni entro tre mesi, ma l’avvocato dell’uomo ha già annunciato ricorso in appello.

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